INTERVISTA AD EMILIO RIVERA

Il sito portoghese dedicato a Sons of Anarchy ha realizzato un’intervista esclusiva con Emilio Rivera.

Abbiamo tradotto l’intervista in italiano. In fondo alla traduzione come sempre il link alla versione originale.

BUONA LETTURA!!!

D: Emilio tu hai lavorato sia al cinema che in televisione. Preferisci uno dei due?

R: Non saprei dire se preferisco il cinema o la TV, tutto dipende dal progetto. O questo o se sono felice quando sto lavorando.

D: Com’e’ lavorare con registi noti come Steven Soderbergh o Michael Mann?

R: E’ stato fantastico lavorare con Steven Soderbergh e Michael Mann. Sono entrambi registi molto meticolosi e prestano attenzione a cio’ che gli attori pensano dei loro personaggi e lascia che gli attori li rendano propri, e’ per questo che i loro film sono grandi.

D: Sei in questo campo da molto tempo, qual e’ il tuo ruolo preferito fin’ora?

R: A parte interpretare Alvarez  in Sons of Anarchy, gli altri miei ruoli preferiti sono stati “Big Joe”  in Road Dogz (2000) e “Angel” in Never get Outta the Boat (2002), in particolar modo questi due sono molto vicino alla persona che sono stato nella mia vita.

D: Come hai ottenuto il ruolo di “Marcus Alvarez” in Sons of Anarchy?

R: Originariamente venni assunto per essere uno dei Sons ma, dopo che il pilot venne comprato decisero di andare in un’altra direzione e divenni Alvarez.

D: Hai un ruolo importante nello show. Il leader di un MC.  Avevi familiarita’ con questa cultura o hai dovuto fare delle ricerche per aggiornarti?

R: Veramente non ho fatto tante ricerche, sono stato uno dei cattivi per molti anni. Sono stato in giro con ogni sorta di fuorilegge per la maggior parte della mia vita. Ho dovuto soltanto fare un paio di domande ed ero pronto a cominciare. Quello e oltre 16 anni ad interpretare i cattivi ed ero pronto per questo ruolo.

D: Qual era la tua piu’ grossa preoccupazione quando hai preso questo ruolo in Sons of Anarchy? Hai preso spunto dalla tua esperienza di vita per fare un lavoro migliore?

R: Prendo sempre spunto dalla mia esperienza di vita, ho visto e’ ho fatto tante cose brutte in passato, e per nessun motivo lo dico per vantarmi, ma la vita e’ il miglior insegnante.

D: Avevi paura delle reazioni degli MC reali d’America? Eri certo che avresti interpretato bene questo ruolo?

R: Non ho mai avuto paura. Ho sempre voluto essere rispettoso e volevo che tutti gli MC che rappresento fossero fieri del mio lavoro, e lo sono veramente. Vado a molto raduni e mi accolgono sempre a braccia aperte quindi suppongo che io stia facendo un buon lavoro.

D: Qual e’ la tua scena e/o personaggio preferito in Sons of Anarchy?

R: La mia scena preferita e’ quando ho ucciso mio figlio. E’ stata una scena molto dura per me, anche quando Katey crollo’ in cucina e quando scoppio’ l’inferno dopo aver scoperto che Luanne era morta, tutti erano precisi in quella scena. L’intero cast lo era, quando Jax e’ al centro commerciale e quella coppia ha suo figlio, non e’ stata detta nessuna parola, ma ho potuto sentire tutte le emozioni di Jax. E’ stata una grande scena. La reazione di Opie quando Donna fu uccisa. Ci sono cosi’ tante scene da elencare. E’ uno show che spacca, con il cast migliore che si potesse chiedere.

D: Hai avuto una moto speciale come gli altri?

R: No, non ho ricevuto una moto, ma ho un paio di Harley personali, una delle due e’ stata usata nello show.

D: Cosa credi che renda Sons of Anarchy uno show unico?

R: SoA e’ unico perche’ non c’e’ mai stato nulla di simile fin’ora. Nella vita reale alla gente non piace prestare attenzione ai biker, forse per paura, non lo so, ma nella tranquillita’ di casa propria possono guardare quello pensano che accada in quello stile di vita.

D: Ci sara’ “Marcus Alvarez” nella quarta stagione?

R: Spero di esserci nella quarta stagione, ma ancora non lo so.

D: Hai una grande famiglia: tre fratelli e tre sorelle, sei sposato con una bellissima attrice, Yadi Valerio, e hai tre figli. Che ruolo ha la tua famiglia nel tuo lavoro? Sono i tuoi critici piu’ duri o c’e’ una linea retta che separa il lavoro dalla vita personale?

R: Sono il mio peggior critico, perche’ sento sempre che avrei potuto fare un lavoro migliore o avrei potuto provare a fare qualcosa di diverso. I miei familiari d’altro canto sono i miei piu’ grandi fan e sostenitori, tutti quanti. Mia moglie mi guarda le spalle in tutto cio’ che faccio e mi guida attraverso tante delle mie decisioni, mi fa sentire speciale e cio’ mi fa bene al cuore. Amo la mia famiglia, questo e’ tutto cio’ che sono.

D: Come affronti la fama? Sei stato avvicinato dai fan per la strada?

R: La fama e’ una ficata. Vengo avvicinato molto spesso, ci sono molti fan di SoA la’ fuori. Penso che sia quello che ne consegue quando fai parte di uno show. Mi piace questo finche’ la gente e’ rispettosa.

D: Ci stavamo chiedendo se hai mai occasione di guardare la televisione, se si, che tipi di show ti piace guardare?

R: A parte “Sons of Anarchy”, mi piace guardare “Southland”, “Pawn Stars”, “Forensic Files”, “Cold Case” e “It’s Always Sunny in Philadelphia”. Mio figlio Rocko ha 4 anni quindi siamo bloccati su Sprout TV: “Sesame Street”, “Caillou” e il nostro preferito “Tom e Jerry”.

D: Cosa vuole “Marcus Alvarez” per il 2011?

R: Altre cinque stagioni di Sons of Anarchy. Spero abbiate tutti un gran 2011. Tanto amore e rispetto sempre.

EMILIO RIVERA

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