SUTTER, IL FIGLIO PREDILETTO DEL NJ

Il New Jersey continua ad amare Sutter.  Matt Barone del Nj.com scrive un articolo meraviglioso su Kurt Sutter, sulla sua vita, su come tutto e’ iniziato. Da non perdere.

Sons of Anarchy Italia lo ha tradotto in Italiano. Dopo la traduzione, come sempre il link all’articolo in lingua originale.

BUONA LETTURA!!!

Nulla sul curriculum di Kurt Sutter puo’ essere considerato per tutta la famiglia. Dal 2002 il nativo di Clark ha scritto come produttore esecutivo, regista e co-protagonista in due tra i piu’ violenti show drammatici della rete via cavo FX – “The Shield” una serie  di 7 stagioni, vincitrice di Golden Globe che tratta di un gruppo di poliziotti corrotti a Los Angeles, e l’attuale “Sons of Anarchy” da lui creata, su una banda di motociclisti fuorilegge nella fittizia Charming, California.

Dopo aver raccontato le storie complesse di alcuni dei piu’ oscuri personaggi televisivi, Sutter sorprendentemente da credito alla sua sensibilita’ verso un tipo opposto di intrattenimento.

“Io scherzo dicendo che ho imparato a scrivere storie da Hanna-Barbera, ma e’ praticamente quello che ho fatto” dice Sutter, 46. Quel tipo di televisione e’ cio’ che mi ha fatto innamorare come un ragazzino, ed e’ quello che mi ha realmente catturato. Possiamo dire che e’ da li’ che tutto e’ iniziato”

Quando parla della sua gioventu’, Sutter si definisce come un ragazzino strano, un sognatore che ha trascorso la maggior parte del suo tempo in casa, rimboccato davanti alla televisione. “Tutti i miei amici erano in TV” dice. “mi divertivo di piu’ da solo nel mio mondo immaginario, che giocando con gli altri bambini”

Sutter e’ cresciuto con la sua famglia a Clark, i suoi genitori, ora deceduti, e due sorelle piu’ grandi. Suo padre lavorava per la General Motors a Linden, mentre sua madre era una segretaria per la Chiesa Cattolica Romana a Newark.

Per Sutter, i sobborghi di Clark sono riusciti a dargli un’educazione omogenea – piu’ o meno. Ha sempre sognato qualcosa di piu’ grande.

“Sapevo sin dalla tenera eta’ che non era il posto dove volevo trascorrere il resto della mia vita” dice. “Ho sempre avuto la sensazione di voler vivere in una citta’. Ma la cosa grandiosa del luogo in cui sono cresciuto e che si trovava a soli 45 minuti di guida da cosi’ tanti grandi posti, che sia la costa o la citta’. Ho passato molte estati a Cape May. Una volta cresciuto ho iniziato ad andare spesso a New York City”.

Dopo il conseguimento del diploma alla Roselle Catholic High School nel 1982, Sutter si iscrive al Livingston College, dove si trovava il dipartimento di giornalismo della Rutgers University. Nel 1986 ha conseguito la laurea in mass media, e una laurea secondaria in Inglese. Si e’ poi trasferito a New York per studiare la Meisner Acting Techniquein al conservatorio biennale. Una volta terminato al conservatorio, ha recitato nei teatri di tutta Manhattan ed ha insegnato presso il  Gately/Poole Conservatory per poi andare, nel 1997, alla Northen Illinois University per tre anni ed ottenere il MFA in recitazione e regia.

Al NIU, la mente di Sutter si e’ aperta in modi nuovi.

“Per la prima volta, ero di fronte alla grande letteratura di altri tempi – i classici, i poeti realisti come (August) Strindberg e (Henrik) Ibsen e tutti quei ragazzi,” dice. “Ero davvero ispirato da tutti quei ragazzi. Fu allora che la scrittura divento’ un obbiettivo primario”.

Sutter si trasferi’ a Los Angeles nel 2000. Completo’ uno script speculativo per un lungometraggio, “Delivering Gen”, un’oscura storia d’amore tra una tossicodipendente e un sicario. Nonostante lo script non venne mai prodotto, gli apri’ molte porte, portando lo scrittore emergente ad incontri con i potenti di Hollywood. Gli venne poi commissionato di scrivere sceneggiature televisive per spettacoli gia’ esistenti, una sorta di audizione, comune per i nuovi scrittori. Una sceneggiatura in particolare, per lo show “The West Wing”, impressiono’ Shawn Ryan, il creatore di “The Shield”. Sutter venne assunto come scrittore per la prima stagione di “The Shield”, e dalla stagione sei e’ stato promosso a produttore esecutivo.

Mentre “The Shield” si avvicinava al termine, Sutter iniziava ad immaginarsi “Sons of Anarchy”. Per comprendere a pieno il mondo dei club motociclistici, ha trascorso del tempo in un club del Nord California, un’esperienza che gli ha dato abbastanza autenticita’ da poter iniziare a scrivere la prima stagione, che inizio’ ad essere trasmessa nel Settembre 2008. Attingendo al suo passato teatrale, Sutter ha basato la storia su un giovane biker che deve venire a patti con il suo mondo da fuorilegge e il leader del club, che e’ anche il suo patrigno, tratto dall’Amleto di Shakespeare.

Anche se Bard of Avon e le Harley Davidson sembrano avere poco in comune, Sutter dice che sta tutto nel personaggio.

“Sono attratto dall’antieroe classico, il ragazzo che ha probabilmente fatto un mucchio di errori e ha davvero la capacita’ di andare in entrambe le direzioni” dice.  “Questo e’ il piu’ interessante tipo di personaggio da guardare per me,  vedere le decisioni che prendera’. C’e’ un sacco di materiale per uno scrittore da esplorare.”

“Sons of Anarchy” e’ arrivata a tre stagioni e rimane al 100 per cento la visione incontaminata di Sutter – anche se emotivamente stressante e spesso violento. “Kurt sa cos’e’ lo show e sa cosa vuole che sia” dice il co-produttore Dave Erickson. “E’ implacabile nel vedere la sua idea realizzata. Questo e’ il motivo per cui il pubblico ha risposto ad esso. Lo show ha la forza della sua voce.

“Katey Sagal, una delle star piu’ lodate dello show, e’ la moglie di Sutter; vivono insieme a Los Angeles con i loro tre figli, dove la carriera di Sutter sta andando alla grande. Al momento sta sviluppando un film per la Dreamworks dal titolo “Southpaw” con il rapper Eminem come protagonista. Sutter ha definito il progetto un sequel “metaforico” al precedente film di Eminem “8 Mile” – la storia redentiva di quel film si adatta perfettamente all’estetica di Sutter.

Sutter e’ consapevole che “Sons of Anarchy” viene spesso paragonato ad un’altra classica serie televisiva girata nel suo stato natale del New Jersey: “I Soprano”

“Io credo che ‘Sons” non sarebbe mai stato creato se non fosse stato per “I Soprano” dice. “Il fatto che potevamo spalleggiare un gruppo di fuorilegge e tifare per loro e la loro famiglia sarebbe stato poco convincente senza “I Soprano”.

“Sutter e’ anche molto appassionato della serie hit del momento, ambientata nel New Jersey della HBO “Broadwalk Empire”, anche se lui e’ svelto a sottolineare che le dimensioni di “Sons of Anarchy” sono molto piu’ leggere rispetto al drama di Martin Scorsese ambientato negli anni 20. Solo l’episodio pilota di “Broadwalk Empire” e’ costato circa 20 milioni di dollari. Per metterlo in prospettiva, la media dei costi di un pilota sui canali via cavo si aggira intorno ai 2,5 milioni di dollari.

“C’e’ una parte di me che sente che show come “Broadwalk” sono un po’ ingiusti, perche’ i loro budget sono enormi rispetto al nostro show,” dice con una risatina. “Non mi sembra del tutto giusto che siamo nella stessa categoria. Ma e’ certamente un onore.”  La terza stagione di “Sons of Anarchy” che si e’ conclusa a Novembre, ha continuato la sua serie di vincite come lo show scritturato numero uno della TV via cavo di base, tra gli adulti dai 18 ai 49 anni, con una media di 4,9 milioni di telespettatori a episodio.

“Questo dimostra quanto lontano puo’ andare una buona storia” dice.

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