Ryan Hurst: “Opie ha raggiunto il limite”

TVLine ha intervistato Ryan Hurst in merito agli ultimi avvenimenti che interessano il suo personaggio in Sons of Anarchy.

 Come affrontera’ Opie l’essere a conoscenza di chi ha ucciso Piney? Dovremo aspettarci ritorsioni? L’amicizia di Opie con Jax e’ ora solo un ricordo lontano? Ryan Hurst ha parlato con TVLine di cio’ che dovremo aspettarci dal suo personaggio nonche’ di cio’ che il finale di stagione ha in serbo per il club.
TVLINE: Opie e’ stato catapultato in un luogo piu’ oscuro di quanto non abbiamo mai visto – e questo ci dice gia’ tanto. Cosa accadra’ nella sua mente andando avanti? 
RYAN HURST: C’e’ un gran parlare in questo show sul club, il club, il club, ma c’e’ anche un lato pragmatico che molti membri del club affrontano nelle loro vite, in cui dicono “Beh, aspetta un attimo – e’ della mia vita che stiamo parlando e quanto e’ buono per me quello che si sta facendo?” I percorsi di Opie e Jax [rispettivamente] sono molto simili, in entrambi alla fine e’ in discussione lo scopo di far parte di questo club. Jax ha visibilmente deciso di lasciare il club e di focalizzarsi sulla sua famiglia contemporaneamente Opie sta perdendo sempre di piu’ la sua famiglia. Le cose con Lyla non sembrano avere successo, e suo padre viene assassinato. Opie ha raggiunto il limite. Si rende conto che sta donando la sua vita a questa cosa che lo sta uccidendo, cosi’ ci sono delle vere ricerche di se stessi che Jax e Opie fanno e sono analoghe.
TVLINE: Parlando di Jax e Opie, c’e’ una seria tensione nella loro amicizia al momento, visti i recenti avvenimenti? Il loro rapporto e’ irrimediabilmente rotto?
RYAN HURST: Direi che per il momento e’ piuttosto rotto. Ho parlato molto con Kurt Sutter su dove le cose potrebbero andare per le seguenti stagioni e [nella mente di Opie] – e credo che questo e’ qualcosa che ho portato con [gli scrittori] nella seconda stagione – l’unica cosa che tiene chiunque legato ad un’organizzazione e’ la tua fiducia in essa. Un paio di stagioni fa quando Opie si sedette con Clay e il club, quando loro pensavano che fosse una talpa, lui disse “Sembra cosi’, ma non e’ cosi’ ” ed e’ stato portato a credere che tutto fosse a posto. E poi Clay gli si rigiro’, cerco’ di ucciderlo e alla fine invece uccise sua moglie [Donna]. C’e’ in fermento una cosa simile ora tra Jax e Opie. Si sente tradito perche’ Jax ha convinto Opie a firmare [affare cartello della droga] senza dirgli che stava pianificando di lasciare il club, cosa che e’ una menzogna per omissione. Questo, in piu’ la sua fiducia e’ stata spezzata da Lyla, la sua fiducia nelle persone in generale e’ stata davvero distrutta e lacerata. Per l’immediato futuro di Jax e Opie, Jax dovra’ davvero provare ad Opie in qualche modo che puo’ salvare il loro rapporto.
TVLINE: Per la stessa ragione, la fiducia di Opie in Clay e’ ora completamente abolita, e non riesco a comprendere un mondo in cui questi due possano coesistere o per non parlare del far parte dello stesso club. Come e’ possibile che Clay possa sopravvivere alla stagione? Ed e’ questo un rapporto che puo’ essere in parte riparato per continuare nella stagione 5?
RYAN HURST: Questa e’ una grande domanda, ma io non ho davvero una risposta per te. [Ride]
TVLINE: Mi sembra giusto. Devo dire, il modo in cui stai parlando dello show fa sembrare che tu sia un fan grande quanto lo spettatore medio. Sei effettivamente uno che si sintonizza settimana dopo settimana?
RYAN HURST: Si amo tutti nel cast e tutto il team creativo. Mi sento come se fossi uno spettatore medio. [Ride]. Ci sono alcuni episodi che sento molto a cuore che veramente sento familiari, e poi ci sono altri che sono piu’ riempitivi che altro. Kurt ha cosi’ tanto che vuole raccontare, e in questa sua capacita’ io sono un grande fan dello show.
TVLINE: Per parlare della morte di Piney. E’ arrivata come una sorpresa al cast sapere che il produttore ha deciso di uccidere il personaggio di William Lucking?
RYAN HURST: E’ stata un’enorme sorpresa. Nessuno davvero pensava che sarebbe arrivata, e poco dopo, dopo che la notizia e’ arrivata, Charlie Hunnam ed io ci siamo incontrati con Kurt e gli abbiamo chiesto se ci fosse un modo per non perderlo. Ovviamente e’ lo show di Kurt e lui conosce la storia meglio di quanto facciamo noi, ma Bill e’ un cosi’ forte componente di tutta la dinamica. Kurt ha detto, “No, ragazzi, mi dispiace. Questa e’ la decisione che ho preso e questo e’ il modo in cui le cose andranno.” Abbiamo fatto una grande festa d’addio per Bill in un ristorante carino per mandarlo via, ma fu una giorno molto triste. Inoltre, il modo in cui l’intera faccenda si e’ sviluppata e’ che originalmente nel pilot, Piney non era il padre di Opie; era solo un altro membro del club. E’ stata la somiglianza tra noi due che ha portato Kurt a decidere di mettere le cose in questo modo, ad e’ finito per essere il pezzo mancante nella dinamica di tutto lo show.  E’ stato un aiuto complementare nel rapporto di Jax e Opie come due ragazzi che sono cresciuti con i loro padri nel club.  Ma, si, Bill ci manchera’ davvero.
TVLINE: Stiamo andando verso gli ultimi tre episodi finali della stagione e data l’intensita’ degli avvenimenti fino a questo punto, devo immaginare che i fan debbano aspettarsi ancora piu’ intensita’ – voglio dire, di non essere capaci di respirare ma allo stesso tempo di non voler distogliere lo sguardo.
RYAN HURST: Fin dall’inizio dello show, Kurt e’ stato molto bravo a trattenersi. Anche se racconta queste grandi, grosse, storie violente, e’ bravo a ritirare informazioni fino all’ultimo paio di episodi, poi prende l’inerzia che si e’ accumulata nella stagione – o stagioni – spicca il volo e finiamo sempre con il botto. E’ una testimonianza alla sua abilita’ come creatore e showrunner. E il modo in cui lo fa in questa stagione – direi che dal punto di vista dello spettatore – offre la piu’ forte conclusione che questo show abbia mai avuto. [Questo movimento] e’ iniziato quando Piney mori’ e da li’ in poi c’e’ stato un cambiamento sul set, dove il cast ha iniziato ad eccitarsi di nuovo per lo show e a parlare con gli scrittori e con Kurt delle cose veramente grandiose che stavano mettendo fuori per lo show. Quando sei in uno show a lungo termine, di solito non capita di vedere queste situazioni. Tendi a venire sul set e fare del tuo meglio, ma quando tutti pur essendo passati quattro anni riescono a diventare entusiasti della storia che stanno raccontando, sai che e’ buona.
TVLINE: Questa stagione e’ certamente sembrata amplificata in tantissimi modi ma era questa l’intenzione iniziale? O come hanno iniziato ad arrivare i copioni, stavate diventando sempre piu’ consapevoli su quanto era buono?
RYAN HURST: Kurt ci aveva preannunciato che la maggior parte dell’ultima stagione aveva una storia molto personale che voleva raccontare che avrebbe coinvolto tutto cio’ che successe in Irlanda e entrando in questa stagione aveva un sacco di munizioni a sua disposizione. Ha riconcentrato lo show sul club e le dinamiche dei personaggi all’interno di esse, e ha suggerito cosa volesse dire da subito. Sin dall’inizio ha detto che questo sarebbe stato “l’anno della pistola” e che e’ tutto sul club, per cui tutti dovevano essere pronti a fare un sacco di lavoro. Ma non ne avevamo idea – come hai detto tu – di quanto cruenta sarebbe diventata la parte centrale e finale dello show.
TVLINE: Allo stato attuale, tutto cio’ che e’ successo a Opie e’ brutto, e il suo mondo si sta sgretolando attorno a lui. Ma esiste una possibilita’ che questo possa alla fine regalargli la tanto agognata conclusione?
RYAN HURST: Stuzzico sempre gli scrittori dicendo che Opie e’ il vero lavoro dello show – non gli accade mai nulla di buono ed e’ sempre una tortura. [ride] Ho anche preso in giro Charlie in proposito. Cosi’ tanto dello show gira intorno al fatto che Jax non scopra cosa e’ accaduto a John [Teller], e anche il possibile coinvolgimento di Gemma e Clay nella sua morte, e Opie, nel frattempo, ha avuto a che fare con quella roba sin dalla fine della prima stagione! Sapeva che Clay aveva ucciso sua moglie e ora sa che Clay ha ucciso suo padre, ed e’ un po’ come se fosse l’interferenza tra le tante questioni da cui Jax viene protetto. Ma prima della fine di questa stagione, tutte quelle cose non possono piu’ essere controllate. Viene tutto in superficie e realizza la natura di vita e morte di quello che e’ diventato e di quello di cui fa parte. C’e’ un vecchio detto che se si vive una vita violenta morirai di una morte violenta, e sta raggiungendo un punto in cui [sta chiedendo a se stesso] se e’ disposto ad accettare che uno di questi ragazzi probabilmente lo uccidera’ mentre dorme. Ed e’ Ok nel dedicare la sua vita a questo? In vero stile Kurt, non avrete una risposta con questa stagione. E’ inevitabile ormai per Opie, e questo diventa chiaro, ma una risposta concreta [a questa domanda] in realta’ non sara’ data in questa stagione.

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