Ron Perlman si sente a disagio con il percorso di Clay in SoA 6

Quando la quinta stagione di “Sons of Anarchy” è terminata, molte faccende sono state lasciate in sospeso. Una delle storylines principali dello show era quella di Clay (Ron Perlman), incastrato per omicidio dai suoi soci del club, Jax (Charlie Hunnam) e Tig (Kim Coates). Quando la stagione 6 inizia, troveremo Clay in carcere per scontare la pena del reato… ed è qualcosa che Ron Perlman ha difficoltà ad accettare.

Tutto il cast era impegnato nella promozione della nuova stagione di “Sons of Anarchy” al Comic-Con, e tra loro Perlman in particolare è stato molto schietto su Clay e i suoi sentimenti sulla direzione del suo personaggio nella prossima stagione:

“Le regole sono completamente cambiate ed è molto difficile quando firmi per uno show e ti siedi a quel tavolo e sei parte di questa famiglia. Non solo ne fai parte, ma sei una parte molto importante di esso come presidente. E poi vai a casa e hai questa old lady che ti ama e lei ricambia il tuo amore, hai il rispetto della comunità. E ora sto interpretando un personaggio che non ha più nulla, e ogni momento della sua vita potrebbe essere l’ultimo.”

E’ certamente un enorme cambiamento per Clay, che ha sempre avuto un certo livello di controllo su ogni situazione che ha affrontato. Ron continua a spiegare: 

“Clay non ha patria, non ha famiglia, non ha possedimenti. Ogni singola cosa per cui ha lavorato in tutta la sua vita gli è stata tolta.”

Non è solo Clay a soffrire però, anche Perlman deve fare i conti con un’esperienza di lavoro radicalmente diversa:

“Mi sento come se avessi perso tutto, come Ron l’attore che interpreta Clay. Ero abituato a stare con i ragazzi, sia al tavolo sia su strada con le moto, ad essere il vecchio di Gemma. Ora sono in completo esilio.”

Perlman fa notare che lui non ha girato molto con il resto del cast per la sesta stagione finora, lamentandosi:

“Non sono più parte di quel mondo.”

Al di là del lavoro in sé, il suo personaggio è qualcosa con cui Perlman sta avendo dei problemi:

“Non sto interpretando il personaggio che ho firmato per interpretare e non ho controllo di ciò che sceglie di fare e di quello che gli succede di conseguenza. Sono un po’ un maniaco del controllo e non mi piace il fatto di essere diventato tanto odiato nello show”.

Allo stesso tempo, Perlman comprende che il creatore della serie Kurt Sutter ha una visione per lo show e che è il suo lavoro seguirla. Ammette che il suo personaggio è l’unico dei “Sons” che ha sperimentato tutte le sfaccettature del potere, dal volerlo al perderlo, e questo è qualcosa che Ron Perlman crede Sutter voglia illustrare:

“Con Clay si arriva a vedere il prezzo finale di volare troppo vicino al sole.”

Non tutte le speranze sono perse per l’ex leader di SAMCRO, però, considerando che Sutter ha assegnato una parola per ogni personaggio nella sesta stagione, etichettando quella di Clay come “redenzione”.

Anche se Perlman non è entusiasta della direzione intrapresa dal suo personaggio, al termine dell’intervista ammette:

“Sono un uomo e un attore professionista, e ci ho messo un po’ di tempo ad imparare come giocare la partita quando si dice -Azione!- e abbandonare il gioco quando dicono -Cut!-. E’ questo che mi mantiene sano di mente”.

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