Sutter: Perche’ sono tornato su Twitter

Kurt Sutter torna a parlare con i suoi fans. Dal suo blog ci spiega cosa lo ha spinto a tornare su Twitter.
Abbiamo tradotto in italiano il suo post.

Dopo la traduzione, come sempre il link alla versione originale.

BUONA LETTURA!!!

Sono stato riconoscente quando martedi’ sera “l’opzione di rientro” per la season premiere della quarta stagione e’ stata superiore al 20% rispetto alla terza stagione.Chiaramente stavo cercando qualche stupida scusa per tornare ai 140 caratteri. La verita’ e’ che ho bisogno di Twitter. Non cosi’ tanto Kurt ma Sutterink. Quando mi sono scollegato,  e’ diventato ovvio che mi trovavo senza uno strumento fondamentale alle regole del social marketing. Dopo aver chiuso Fecebook, il quale non mi manca, non avendo Twitter ho sentito come se mi mancasse un legame con la comunita’ SOA. Si, e’ un veicolo per le mie sfuriate e so che e’ cio che ha raggruppato la maggior parte dei ronzii, ma e’ anche un diretto condotto con i fans e la comunita’ televisiva. So che 50.000 follower non sono esattamente la reale quantita’ dei fans di Sons, ma ne e’ una discreta parte. Mi ha fatto sentire di avere una sorta di connessione con i “mi piace”, “non mi piace” e in generale una sensazione di connessione. Senza di esso, mi sentivo fuori contatto. Ho anche sentito che era anche una cosa potenzialmente poco saggia per lo show. Non sto dicendo che i miei exploits con i social media hanno qualcosa a che fare con i grossi ascolti di SOA di martedi’ sera, ma so che i miei sforzi di tenere i fan aggiornati durante la nostra lunga pausa non poteva certo nuocerci.
Sono anche consapevole che saltarci di nuovo dentro dopo il mio scollegamento molto pubblico mi fara’ sembrare un cazzone ipocrita e egocentrico. Penso sia il prezzo che paghero’. E la verita’ e’ che se entrambe quelle cose fossero completamente false probabilmente sarei tutt’ora scollegato. Ho imparato alcune lezioni su come usare e non usare Twitter, sfortunatamente me li scordero’ di sicuro. Continuero’ a dire stronzate di cui mi pento. Continuero’ ad essere mal quotato fuori dal contesto da qualche troia di blogger scribacchino. E per lo sgomento di mia moglie, continuero’ ad usare un linguaggio che le fara’ arricciare le dita dei piedi.
Le mie semsibilita’ sono contorte. Il mio umorismo e’ al limite dello psicotico. Il mio desiderio di darle di santa ragione agli imbecilli e rendere il mondo soltanto un po’ piu’ scomodo non e’ mai stato cosi’ forte. E’ cio’ che sono. Potrebbe essere la mia rovina. Ma almeno quando saro’ rovinato, mi rimarra’ me stesso. La liberta’ di parola arriva con un prezzo. Spero che le mie tasche abbiano abbastanza moneta per farmi arrivare a sette stagioni. Non vi lascero’ piu’. A meno che io non muoia o vada in galera… cosa  che sfortunatamente e’ una reale possibilita’.
Vi Amo.

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