Maggie Siff: “Non c’è nessun altro show come Sons of Anarchy”

La nostra bravissima Maggie Siff è stata intervistata dal sito inglese Digital Spy in occasione della messa in onda di Sons of Anarchy 4 nel Regno Unito. Ecco cosa la nostra Doc Tara Knowles racconta sulla quarta stagione di SoA, sulla serie, su Kurt Sutter, su Charlie Hunnam e tanto altro….

Dove troviamo Tara all’inizio della quarta stagione?
“All’inizio della quarta stagione, Tara è in un luogo piuttosto positivo. I ragazzi sono stati in prigione per un anno. Le cose sono state molto pacifiche e calme a Charming e Tara ha avuto un figlio. E’ stato tutto tranquillo sul Fronte Occidentale, come dicono. Avere un figlio è stato grandioso per lei in termini di conoscere cosa lei vuole e realizzare ciò di cui ha bisogno per trovare un modo per andare via da Charming”.

E qual è l’ultimo status della relazione tra Jax e Tara?
“Sono in una situazione piuttosto positiva all’inizio della stagione. Come potete immaginare in questo show e a Charming le cose per loro non filano esattamente tutte per il liscio. Affrontano le loro sfide. Ma in generale sono più uniti che mai. Penso che uno degli elementi chiavi del piano di Kurt (Sutter, showrunner/creatore) nella quarta stagione sia che Jax ha avuto molto tempo per riflettere. Si è davvero convinto che la cosa più importante per lui è la famiglia”.

I fans dello show sono molto appassionati a Jax e Tara. Prestate molta attenzione a questo aspetto?
“Non so davvero quale sia la critica e l’elogio per il rapporto di Jax e Tara. Sul perchè le persone vi siano legate, sento che l’intera natura dello show sia basata sulle lotte di Jax nel fare la cosa giusta. Penso che il pubblico si identifichi con Tara perché anche se lei è in questa situazione e in questo luogo, sa cosa è meglio. L’amore del pubblico per questo show e l’amore di Tara per Jax corre in parallelo. Le persone amano guardare questo gruppo di cattivi bikers e lei ama Jax. E’ un amore conflittuale e passionale”.

I personaggi femminili dello show sono molto più interessanti e tridimensionali di molti ruoli che le donne hanno in TV. E’ stato questo che ti ha attratto dello show?
“Ho sentito Kurt dire recentemente che sebbene lo show riguardi molto le vite degli uomini, davvero tanto viene detto attraverso gli occhi delle donne. Ritengo che lui abbia creato personaggi femminili che possono davvero vivere con molte contraddizioni e conflitti. Queste donne sono intelligenti abbastanza da percepire tutto quello che sta accadendo. Penso sia interessante che è un mondo maschile all’interno di questo club, ma queste donne hanno un incredibile quantità di forza e ciò rende loro dei personaggi interessanti”.

Hai fatto qualche ricerca tra le donne nella società dei biker?
“E’ difficile trovare molto su cui fare ricerca. E quel poco che ho trovato non mi ha portato a credere che questi personaggi siano basati sulla realtà. Non è un bel mondo in nessun senso, ma penso che Kurt possa aver preso un po’ più di libertà d’immaginazione con le donne rispetto a quanto ha fatto in altre cose. Non perché non sia vero, ma solo perché non c’è abbastanza informazione lì fuori”.

Quando hai realizzato che stava diventando uno show molto popolare? Sapevi che era un grande show già dal primo script?
“Pensavo lo fosse ma non penso che tutti credevano sarebbe diventato così grande e di successo come invece è diventato. Ho iniziato lo show quando ho recesso il contratto della stagione 1 di Mad Men. Io, quando l’ho letto (lo script, n.d.r.), l’ho sentito così differente rispetto a qualsiasi altra cosa avessi mai letto ed è stato un buon segno. Kurt è uno scrittore molto bravo, non solo di dialoghi, ma anche di descrizioni e movimento. Puoi sentirci l’adrenalina. Si legge come un dramma di qualità, quasi come una tragedia Greca. Ne sono stata affascinata completamente. E’ una finestra in un mondo che non abbiamo mai visto prima in televisione. Ma penso che nessuno si sia mai aspettato che diventasse un show televisivo di successo. Ti abitui a fare tante cose che poi diventano sempre più piccole e perdono di peso, così se qualcosa si avvia per il verso giusto è sempre sorprendente.”

Com’è lavorare con Kurt Sutter? Sembra un grande personaggio…
“Kurt ha un personaggio così forte online perchè sta sempre a twittare e a bloggare. E ha una voce forte come scrittore e narratore di queste storie. Ma a livello interpersonale, Kurt è dolce. E’ davvero, davvero dolce e parla con voce gentile. Questo non per dire che è una persona totalmente diversa, ma penso che abbia così tanto rispetto per i suoi attori e per tutti coloro che lavorano nello show. Si fida davvero di tutti ed è davvero collaborativo nel suo lavoro. E’ un uomo delizioso. Un uomo delizioso che ama “agitare la pentola” (modo di dire per indicare qualcuno che ama far aumentare la tensione e il dramma tra più persone, n.d.r.)”.

Ritieni che lo show meriti più premi e attenzione da parte della critica rispetto quella che ha?
“Sì. Assolutamente. Non credo ci sia altro come questo show in televisione. E inoltre penso che abbiamo uno straordinario talentuoso gruppo di artisti che lavora in questo show e spero che le persone siano a conoscenza di ciò. Penso che lo show sia molto popolare in tutto il mondo, ma penso anche che sia un po’ meno popolare all’interno dell’industria (cinematografica-televisiva, n.d.r.). Credo che non siamo lo show preferito delle persone che concedono questi premi. Quindi c’è una discrepanza tra cosa accade nel mondo e cosa accade nella community degli awards. Kurt ha fatto anche molto casino al riguardo, il che non penso abbia di certo aiutato. Ma credo che nessuno di noi alla fine se ne preoccupi molto. Far parte di uno show popolare che le persone amano e di cui sono appassionate è una cosa davvero gratificante”.

Che cosa trovi più difficile nell’interpretare Tara?
“Sento come che Tara stia sempre soffrendo per qualcosa. Ha sempre una specie di disordine da stress post-traumatico. Non finisce mai. Ciò può far sorgere un po’ di stanchezza alle volte. Penso che la stagione 4 sia stata molto eccitante per il personaggio e per me perché ci sono delle vere e proprie svolte che il personaggio prende. Ha vissuto in tanta paura nel corso delle passate 3 stagioni e personalmente mi sono chiesta “Gesù, quando smetterò di sentire paura per tutto il tempo?”.

Com’è lavorare a fianco di Charlie Hunnam?
“Lui è grandioso. E’ un attore laborioso. Amo lavorare con lui perché sento che quando lavoriamo insieme troveremo la nostra strada per riuscire. Anche se non sappiamo cosa stiamo facendo, se abbiamo un problema con la scena o la sceneggiatura. Se mi sento confusa o stanca, so sempre che con Charlie troveremo un modo per superare tutto. C’è qualcosa nell’essere capace di lavorare con qualcuno in questo modo, che è così gratificante. E’ un sollievo avere questa specie d’esperienza compatibile. Lui è così dolce e carino.
Inoltre, ha avuto un grande senso di cameratismo con i ragazzi in questo show. Non fanno altro che divertirsi e prendersi in giro tutto il giorno. Così penso che quando lui viene da me e si mette a lavorare con me, arriva rilassato e mostra un lato diverso di se stesso. Penso che gli piaccia questa cosa”.

Hai lavorato in Mad Men prima di SoA. Ti è stato più facile lasciare quello show sapendo che ti stavi dirigendo in un’altra grande serie?
“Sapevo che Mad Men sarebbe stato solo per un arco di stagione sin dall’inizio. Ero triste a lasciare lo show perchè ho amato quel personaggio, lavorare allo show e le persone. Ma durante la stagione 1 lo show davvero non era decollato in nessun modo, forma o contenuto. Penso che nessuno avesse previsto che sarebbe diventato il successo che è diventato. All’epoca sentivo che mi stavo spostando da un grande show ad un altro piuttosto che lasciare uno show di successo. Sentivo che stavo avendo un anno piuttosto buono come attrice.”

Guardi ancora Mad Men?
“Ci vediamo in giro e sono amica con un paio dei ragazzi. Ma sì, ho guardato ogni singolo episodio e lo amo assolutamente. Ho un particolare piacere nel guardarlo stando dall’altra parte. Penso che tutti hanno questa sensazione, quando guardano programmi TV che trovano piacevoli, di familiarità e la percezione dei personaggi come se fossero tuoi amici. Con Mad Men, ottengo tutto ciò raddoppiato perché quei ragazzi sono davvero miei amici.
Inoltre, nutro grande rispetto per Matt Weiner e il modo con il quale ha continuato a reinventare quel mondo ogni stagione. Amo sintonizzarmi e avere quel cambiamento dove senti che stai entrando in quel mondo.”

La moda di chi hai preferito – Rachel Menken Katz o Tara Knowles?
“Penso che Tara sia una persona che si veste in modo abbastanza simile a Rachel Menken Katz. Mi manca lo stile, ma non mi manca la quantità di tempo nel guardaroba. Mi sento più a mio agio nei vestiti di Tara piuttosto che in quelli di Rachel Menken.”

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