LA Times sul set di Sons of Anarchy

Il giornalista Greg Braxton del LA Times si è recato sul set di Sons of Anarchy, mentre è in corso la produzione della settima ed ultima stagione della serie creata da Kurt Sutter.

Abbiamo tradotto il suo reportage, completo di interviste e foto dal dietro le quinte. Enjoy!

Charlie Hunnam sul set di Sons of Anarchy 7

Sette anni sono passati da quando i membri del Sons of Anarchy Motorcycle Club Redwood Original hanno chiuso il pittoresco borgo (fittizio) di Charming, in California, nella loro stretta anarchica, riempiendo le strade di omicidio, devastazione e ogni sorta di caos sconsiderato.

Ma ora i turbolenti bikers di SAMCRO si stanno avvicinando alla fine della loro strada – e sono motociclisti preoccupati. Il pericolo mortale si aggira dietro ogni angolo, e proviene non solo dai nemici, ma anche da parte di quegli alleati diffidenti nelle loro imprese criminali.

E’ stato un viaggio incredibile che non avrei mai immaginato si realizzasse.

Kurt Sutter

Nel frattempo, Jackson “Jax” Teller (Charlie Hunnam), giovane e conflittuale leader del gruppo, sta combattendo una crisi più straziante: sua moglie, Tara (Maggie Siff), è stata brutalmente assassinata, e sta arruolando i suoi fratelli-in-armi per una missione di vendetta a sangue freddo rivolta verso coloro che sospetta possano essere i responsabili, senza sapere che il vero colpevole è la sua amata madre, Gemma (Katey Sagal) – la dispotica matriarca che ha infilzato la testa di Tara ripetutamente con un forchettone durante una feroce resa dei conti.

Il frenetico cerchio della vita inaugura il debutto, il 9 Settembre, della settima e ultima stagione di “Sons of Anarchy”, la serie più popolare – e sanguinosa – nella storia di FX. Il dramma sul gruppo di uomini che fanno una vita dura e le loro “Old ladies” ha attirato una media settimanale di oltre 10 milioni di spettatori lo scorso anno, cementando lo status della rete via cavo come sbocco formidabile per drammi aggressivi e non convenzionali come ad esempio “The Shield”, “The Americans”, “American Horror Story ” e la miniserie vincitrice di un Emmy “Fargo”. 

La serie condivide un tema centrale nella fiction contemporanea, l’antieroe carismatico, iniettandolo con una colorata atmosfera da classe operaia che riflette un pubblico considerevole, una volta in gran parte ignorato dai produttori e scrittori di Hollywood e New York. Il suo successo nel trovare e soddisfare questa nicchia è rappresentativo di molta della TV attuale.

E che lungo, strano, bizzarro viaggio è stato. Il mix vulcanico di humor nero, azione e reti d’intrighi, inganni e tradimenti di “Sons of Anarchy” rievoca temi Shakespeariani e li ancorano in una storia di legami familiari dalla stretta di ferro e vincoli indissolubili di fratellanza. Scene eccessive di violenza spietata e mutilazioni hanno posto la serie ai primi posti tra i drammi più violenti della tv, accanto a “Game of Thrones”, “The Walking Dead” e “Boardwalk Empire”.

La serie ha lasciato il segno anche in altri modi, promuovendo Charlie Hunnam – un attore di Newcastle, in Inghilterra, che si è messo in evidenza inizialmente interpretando un seducente adolescente gay nella serie britannica “Queer as Folk” – come rubacuori e leader-man in Hollywood. Ha recitato nel film di successo “Pacific Rim” ed è stato la prima scelta per interpretare il protagonista maschile nella prossima versione cinematografica del soft-core “Fifty Shades of Grey” (alla fine si è ritirato a causa di conflitti di programmazione). La serie ha anche dato un ruolo drammatico interessante a Katey Sagal, meglio conosciuta come la stravagante Peg Bundy in “Sposati … con figli.”

“E’ stato un viaggio incredibile che non avrei mai immaginato si realizzasse” ha detto Kurt Sutter, l’ideatore di questo universo mentre sedeva nella spaziosa Sherman Oaks nella sede centrale dello show. Con la sua coda di cavallo in ordine, T-shirt nera e pantaloni corti abbastanza da rivelare una collezione di audaci tatuaggi, Sutter, un laureato alla Rutgers University che è stato il produttore esecutivo di “The Shield”, sembra più un membro del cast che lo showrunner della serie. (Si è auto-scelto per un breve ruolo ricorrente interpretando un membro torturato dei Sons.)

Il tempo di porre fine a “Sons of Anarchy” è quello giusto, ha sostenuto Sutter; ha preso la decisione di terminarlo dopo sette stagioni qualche anno fa . Ma ora è un po’ in una fase di negazione: “Non voglio affrontare la tristezza”.

Un ex tossicodipendente con una personalità senza regole, Sutter ha guadagnato una reputazione da duro nel 2010 dopo una valanga di tweets e post sul suo blog dal tono acido destinati a vari obiettivi, tra cui gli elettori degli Academy Television, che avevano ripetutamente ignorato la serie. Ci sono stati anche scontri esplosivi sul set tra Sutter e Hunnam, che a volte si sono avvicinati molto al replicare scene dello show.

In questi giorni Sutter sembra molto più calmo. Ha fatto pace con l’Academy, che ha ospitato panels di “Sons of Anarchy”, e lui e Hunnam si dichiarano amore incondizionato l’un l’altro. Tuttavia, Sutter è alle prese sia con l’aspettativa sia con il timore di chiudere la serie che lo ha consumato per quasi un decennio. “Ci sono momenti in cui mi sento sopraffatto. Questa è una grande… famiglia disfunzionale, ma è una famiglia. Chiunque è qui vuole essere davvero qui, ama essere qui, e questo è raro. Uno dei nostri obiettivi ora è di guardare a questa stagione considerandola solo come un’altra stagione.”

Sons of Anarchy 7

Eppure, “Sons of Anarchy” non sta cavalcando tranquillamente verso il tramonto. L’episodio che apre la settima stagione è caratterizzato da scioccanti momenti cruenti. La stagione vedrà nel suo cast alcune stars insolite, tra cui Malcolm-Jamal Warner (“The Cosby Show”) e Lea Michele (“Glee”). E almeno un paio di membri del cast andranno incontro molto probabilmente ad una brutta fine prima che la corsa finale si concluda.

Legioni di appassionati fans di “Sons of Anarchy” hanno omaggiato la serie al San Diego Comic-Con tenutosi il luglio scorso, riempiendo l’enorme Hall H. Quando il produttore esecutivo Paris Barclay ha reso onore a Sutter per aver portato lui e il cast in “un grande viaggio”, la folla ha risposto così vigorosamente che Sutter, raramente a corto di parole, era quasi ammutolito e in preda alla commozione.

Una salita costante

L’inizio della strada di “SOA” verso il successo non è stata così grandiosa. Mentre i club biker e gli appassionati di moto erano entusiasti dello show, i media tradizionali non erano così su di giri. Gran parte del cast era costituto da sconosciuti, con l’eccezione di Sagal, la moglie di Sutter, e Ron Perlman, che aveva fatto carriera nascondendo il suo volto: era la star dei film “Hellboy” e della serie tv “La Bella e la Bestia” con Linda Hamilton.

Alcuni recensori hanno dato alla serie un’accoglienza incoraggiante. Il critico televisivo del Los Angeles Times Robert Lloyd scrisse: “E’ una produzione di prim’ordine,  intelligentemente costruita e splendidamente eseguita”. Brian Lowry di Variety non è stato così generoso: “C’è così poca dimensione nei personaggi che è difficile interessarsene”.

Dopo la prima assoluta vista da 2,9 milioni di spettatori, le valutazioni sono cresciute costantemente, soprattutto tra il pubblico femminile. Le co-star che costituiscono i membri dei “Sons” – Tommy Flanagan (“Chibs”), Theo Rossi (“Juice”), Mark Boone Junior (“Bobby”) e Kim Coates (“Tig”) – hanno tutti centinaia di migliaia di seguaci su Twitter e fanno convention in tutto il mondo, in particolare in Germania, Australia e Regno Unito.

L’unica serie che nel panorama televisivo si avvicina a “Sons of Anarchy” in coraggio viscerale ed atmosfera è “The Walking Dead” del network AMC , in cui un variegato gruppo di sopravvissuti  lottano contro gli zombie. Tutti i pericoli in “Sons” provengono da esseri umani.

Lo storico televisivo Tim Brooks ha detto che lo show ha raggiunto un audience più piccola ma potente con un pubblico affamato sempre più di conoscere la storia, rispetto a serie con un bacino d’utenza più ampio, come “CSI: Scena del crimine”o “The Big Bang Theory”. “Questo show è in contrasto con quello che guarderebbe un vasto pubblico, eppure dimostra come un modello come questo possa non solo durare nel tempo ma avere anche successo”.

Il boss del network FX John Landgraf ha detto che il pubblico ha risposto perché “prima di tutto, è una buona narrazione, un’ottima storia con un mondo davvero particolare che non era stato esplorato in tv. Ha un cast eccellente, ed è molto divertente, con un umorismo da commedia nera.

“Quando l’ho scelto, avevo notato che il successo di alcuni reality show come ‘Ice Road Truckers’ e ‘The Deadliest Catch’ era una vera e propria indicazione di un appetito per un certo tipo di realtà audace vicina alla classe operaia che non veniva portata alla luce sulle emittenti televisive. Questo ha fatto presa su un mondo di uomini duri che spesso viene trascurato”.

Un viaggio significativo

Anche se ci sono numerosi elementi nel mondo “SOA”, la dinamica esplosiva tra Sutter e Hunnam è centrale. Sono lo specchio l’un dell’altro per intensità ed energia.

“Questa è stata la grande esperienza creativa della mia vita”, ha detto Hunnam, 34 anni, durante una lunga giornata presso gli studios a North Hollywood dove viene girato “SOA”. Un’altra lunga notte di riprese lo attendeva, ma l’attore era loquace e gentile mentre si rilassava nella sua roulotte.

“Sono davvero triste all’idea di dover dire addio a questi ragazzi, a questo cast e a questo mondo che ho imparato ad amare moltissimo. E’ davvero eccitante essere parte di uno show che in realtà significa qualcosa.”

Ma ci sono stati alcuni dossi lungo la strada, e l’attore e il suo boss a volte sono finiti in rotta di collisione creativa. Hunnam disse a Sutter che avrebbe sfidato lui e il suo ritratto degli  eroi nello show, con conseguenze impetuose.

Charlie Hunnam e Paris Barclay sul set di SoA 7

“Jax spesso si trova a dover gestire le sue emozioni e la sua insicurezza”, ha detto. “Lo sentivo intensamente durante il corso dello show, l’essere sopraffatto, e a volte ha portato fuori il peggio di me.”

“Ho un temperamento impulsivo e ho avuto momenti in cui ho perso subito la pazienza”, ha ammesso. “Kurt ed io abbiamo personalità molto simili. Possiamo avere entrambi reazioni forti. C’è stato tanto amore, ma ci sono state delle volte in cui ho cercato di coinvolgerlo in un combattimento corpo a corpo.”

Ma alla fine, i due hanno fatto pace: “Lavorare con lui è stata la più grande collaborazione della mia vita”, ha detto Hunnam, i cui futuri progetti comprendono la produzione della sua prima sceneggiatura, “Vlad”, con Plan B, la società di produzione di Brad Pitt, e recitare il ruolo da protagonista nel sequel di “Pacific Rim”. Ha anche riferito, che sta prendendo in considerazione l’idea d’interpretare King Arthur in un film di Guy Ritchie. [La conferma, in realtà, è già arrivata, n.d.r.].

Sutter ha detto che gli scontri non erano mai personali ed erano tutti per il lavoro. Si è commosso durante una premiere quando lodando Hunnam, lo ha definito un vero fratello: “Siamo ad un punto in cui ci prenderemmo una pallottola l’uno per l’altro”.

Mentre il sole tramonta su “Sons”, Sutter si appresta ad intraprendere il suo prossimo progetto per FX – un pilot per un dramma storico chiamato “The Bastard Executioner”, che narra la storia di un cavaliere all’epoca di re Edoardo III. Sta sviluppando il progetto con il produttore Brian Grazer, che ha avuto l’idea del soggetto.

Ma il successo TV è auto-replicante, e “Sons of Anarchy” non sta ancora scomparendo. I fumetti di “Sons of Anarchy” hanno già iniziato ad essere pubblicati, e i romanzi sono di prossima uscita. Sutter sta pensando ad un prequel della serie. “Sarebbe un lavoro dai toni completamente diversi. E’ una possibilità reale.”

Arjay Smith, April Grace e Charlie Hunnam in una scena di SoA 7 Charlie Hunnam, Paris Barclay e la guest star April Grace durante le riprese di SoA 7 Charlie Hunnam, April Grace durante le riprese di SoA 7

Charlie Hunnam Tommy Flanagan Paris Barclay durante le riprese di Sons of Anarchy 7 la-ca-0831-sons-of-anarchy-pg-009 Charlie Hunnam sul set di Sons of Anarchy 7

la-ca-0831-sons-of-anarchy-pg-011 Sons of Anarchy 7  la-ca-0831-sons-of-anarchy-pg-019

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