Kurt Sutter parla del finale della quinta stagione, di SoA 6 e se la stagione 7 sarà l’ultima

Circa una decina di giorni fa l’episodio 5×13 “J’ai Obtenu Cette” ha chiuso la quinta stagione di Sons of Anarchy, rivelandosi come il finale più visto di sempre dell’intera serie targata FX.
Con la lealtà in questione e il destino di più di un personaggio incerto, sarà certamente interessante vedere dove i personaggi sono diretti nella prossima stagione.

Nell’intervista rilasciata a Collider, il creatore / produttore esecutivo / sceneggiatore Kurt Sutter (che ha anche diretto il finale) ha discusso delle cose che sono state lasciate in sospeso alla fine di questa stagione, tenendo uno sguardo proiettato alla stagione 6: in che stato mentale si trova Jax (Charlie Hunnam), quello che c’è in serbo per Gemma (Katey Sagal), quale sarà il ruolo di Clay (Ron Perlman) d’ora in avanti, le fratture che esistono in SAMCRO, la condizione di Otto (interpretato dallo stesso Sutter), se Donal Logue e Jimmy Smits ritorneranno, il suo progetto di concludere lo show in sette stagioni (a meno che senta di non poter raccontare pienamente tutta la storia che vuole entro questo arco di tempo) e che tornerà a scrivere per la Stagione 6 nel mese di febbraio.

Ecco di seguito la traduzione della lunghissima intervista a Sutter:

Domanda: Hai un fan base fanatico che analizza in profondità ogni dettaglio nello show. Quanto è importante per te concentrarti su tutte le piccole cose, quando stai per creare un personaggio e progettando una scena?

Kurt Sutter: Tutta quella roba è veramente importante per me. In realtà, sono davvero tirannico con i piccoli dettagli dello show, in termini di costume e scenografia e trasposizione delle moto. Ho fatto tantissime ricerche sulla sottocultura e ho una conoscenza davvero piuttosto solida di come vivono questi ragazzi. Sento che radicandomi in tutti quei piccoli dettagli davvero ricchi, ciò mi permetta di raccontare delle storie molto più importanti, epiche e drammatiche. Sento che se posso radicarmi saldamente nella realtà della sottocultura, con tutta la sua granulosità e tutti i suoi dettagli che siano veritieri e accurati, ciò mi dà molta più libertà per spingere poi i limiti, per osare di più sulla realtà delle storie e le loro situazioni. Questo è sempre stato molto importante per me, fin dall’inizio. Siamo una bella macchina ben oleata ora, nel nostro modo di lavorare. Solo per scegliere il crocifisso per l’episodio 10 sono state necessarie almeno una decina di conversazioni e ho esaminato circa 30 o 40 croci differenti. Tutta ciò è veramente importante.

Domanda: Quando si dispone di una stagione come questa, in cui si ha una morte importante nella fase iniziale, è difficile costruire poi un finale di stagione che sia all’altezza di quei momenti precedenti?

Kurt Sutter: Sì, è sempre una sfida fare qualcosa di più grande, all’inizio. Volevo davvero fare quella scelta con Opie (Ryan Hurst). Non volevo trascinarlo fuori e avere gente che non lo vedesse a causa della brutta esecuzione, ma a causa della progressione naturale del mondo. Volevo che fosse scioccante e arrivasse come una sorpresa e lasciasse senza fiato, non solo il pubblico, ma anche il club. Quello che avevo intenzione di fare con la morte di Opie non era tanto di preoccuparmi se il resto della stagione fosse poi una delusione, ma era che mi desse un evento che mutasse la vita per il mio eroe che davvero mi ha permesso di accelerare il suo viaggio. Abbiamo dovuto forzare la mano di Jax (Charlie Hunnam) per vedere che tipo di leader sarebbe diventato. La morte di Opie è un evento sconvolgente che mi ha permesso di accelerare l’emozionalità di quel viaggio, in modo da poter spingere organicamente Jax al limite per vedere che tipo di uomo e che tipo di leader sarebbe diventato. Così, in questo modo, ha aperto le mie possibilità per narrare la storia, invece di ostacolarle.

Domanda: La porta è stata lasciata aperta certamente per Donal Logue e Jimmy Smits per un loro ritorno nella prossima stagione. Succederà davvero?

Kurt Sutter: Posso sicuramente dire che Donal tornerà. Abbiamo fatto un accordo con Donal per un totale di 10 episodi, finora. Credo che fosse in due o tre quest’anno, quindi so che sicuramente lo abbiamo impegnato per sette o otto la prossima stagione, e molto probabilmente anche di più. Quello che di solito facciamo è stipulare un accordo minimo con un attore, e poi, se ne abbiamo bisogno, possiamo fare di più. Ma sì, credo che il personaggio sarà un personaggio importante la prossima stagione, e probabilmente la minaccia più pericolosa che il club abbia mai avuto,  in quanto uomo preposto al controllo della corretta applicazione delle leggi e credenziali o connessioni con le forze dell’ordine. E visto che è in pensione, non ha vincoli legali od ostacoli morali che forse alcuni dei nostri altri membri delle forze dell’ordine hanno avuto. E con un ragazzo come Donal, con cui è davvero divertente lavorare ed è un grande attore, ci sono un sacco di posti in cui si può andare con lui. Mi piacerebbe riportare Jimmy Smits. Penso che Jimmy aggiunga una tale solennità allo show con la sua esperienza. Mi è piaciuto portare quella nuova cultura nello show con il suo passato Latino. Combinare quell’energia nel nostro mondo è stato davvero affascinante per me. Mi piace il rapporto che si sta sviluppando tra lui e Gemma (Katey Sagal). Amerei riavere Jimmy. Abbiamo lasciata una porta semi-aperta, perché non ero sicuro della sua disponibilità. Mi sento come se ci fosse abbastanza peso emotivo e relazionale sul tavolo per noi per continuare quella storia, eppure sono stato attento a non bloccare alcun arco importante per il suo personaggio, nel caso in cui questo non potrebbe accadere. Ma, penso che siamo nella fase in questo momento di capire la disponibilità di Jimmy, nel tentativo di renderlo possibile.

Domanda: La scelta di far staccare a morsi ad Otto la propria lingua è stata fatta per tirarti fuori dallo show?

Kurt Sutter: E’ stato il mio modo di tirarmi fuori dal dover imparare un dialogo. Se Otto torna, sarà solo grugniti e scarabocchi su carta.

Domanda: Come uno dei momenti più scioccanti del finale, eri bramoso di recitare quella scena?

Kurt Sutter: Quando ho lanciato questa idea, tutti si sono messi a ridere di me. Poi, siamo arrivati alla fine e, come il personaggio di Donal Logue dice, è stato il mio modo di dimostrare la fede di Otto. Non sapevo se avremmo ottenuto davvero la possibilità di farlo. Ci abbiamo scherzato sopra. Ma poi, siamo arrivati al finale e si è presentata l’occasione per noi di metterla in scena in modo organico. Ho pensato che con un ragazzo così incasinato e danneggiato come Otto, il modo migliore per dire: “Io non parlerò” fosse quello di rimuovere letteralmente l’organo con cui parla.

Domanda: In che modo lo staccarsi a morsi la lingua in realtà impedisce ad Otto di testimoniare, quando può comunque scrivere ?

Kurt Sutter: Penso che sia un’anima così danneggiata, psicologicamente ed emotivamente, a questo punto. E ‘ stato un gesto davvero simbolico. Era il suo modo di dire al club e alle autorità “Voi non otterrete una fot**ta parola da me!” E’ stato fondamentalmente il suo modo di dire “Non voglio parlare,” inviando questo messaggio al club.

Domanda: Per quanto riguarda Gemma, come fai a trovare l’equilibrio tra il suo essere del tutto spregevole pur avendo fans che tifano per la sua relazione con Nero (Jimmy Smits)?

Kurt Sutter: E ‘sempre una questione d’equilibrio sottile quando si tratta di uno dei nostri tre personaggi principali – Jax, Gemma e Clay (Ron Perlman). Questa trilogia è formata da forti personaggi molto familiari che hanno conquistato il cuore del pubblico, che vivono in questo mondo molto pericoloso e oscuro e devono prendere decisioni, per tutto il tempo. Alcune di queste decisioni sono davvero sbagliate e riprovevoli. E’ sempre difficile cercare di trovare l’equilibrio. Quello che cerco di lasciare sia la mia guida è la storia. Mi piacerebbe pensare che le cose accadono in modo organico e non sono mai forzate, in un modo o l’altro, in termini di provare a manipolare una reazione da parte del pubblico. Voglio dire questo nel modo più lusinghiero, ma Gemma è come un c***o di scarafaggio. E’ difficile da uccidere. Era davvero alla deriva, all’inizio di questa stagione. Era fuori di testa. Ha toccato il fondo e lentamente ha ripreso la sua strada, prendendo alcune decisioni davvero significative. Il mio intento per lei, alla fine della stagione, è stato farle ritornare le pa**e, e credo che ci siamo arrivati, alla fine del finale. E’ difficile fare il tifo ma alla fine c’è quel senso di “Ca**o, amico, cade sempre in piedi.” La sua giustificazione è sempre “Mi sto prendendo cura della mia famiglia.” Questo è ciò che le permette, nella sua mente, di fare le cose che deve fare. Ma è sicuramente una linea sottile.

Domanda: La trama in questo show è sempre così densa e dettagliata. Quanta libertà ti dai, nel caso in cui una trama non funzioni o ti viene in mente un’idea diversa?

Kurt Sutter: Quello che tendo a fare è arrivare con un progetto, all’inizio della stagione, e mi siedo con i miei scrittori ed espongo che cosa voglio fare per la stagione, ma è un progetto libero. Più lo faccio e più divento sicuro dello show, in termini di storie che vogliamo raccontare, sono stato davvero in grado di tenerle un po’ più liberamente, ogni stagione. La mia presa diventa un po’ più ampia mentre la mitologia progredisce. Questo è stato il caso, in questa stagione. Ho avuto queste idee, e abbiamo iniziato a scrivere verso quelle idee, ma se succede qualcosa organicamente, nel processo di raccontare una storia, e qualcos altro arriva e vogliamo metterlo in pratica e abbiamo spazio per farlo, o se vedo qualcosa che sta venendo fuori sullo schermo, in termini di una relazione o un conflitto che sta assumendo una qualità molto interessante, vi proietterò un po’ d’energia o una storia. Così, ho un po’ di libertà di manovra. Poi, a un certo punto, di solito negli ultimi quattro o cinque episodi, il margine inizia davvero a diminuire. Non è che si deve iniziare a scrivere legando tutto in storie ordinate, ma faccio in modo di avere una certa quantità di tempo alla fine della stagione per raccontare queste storie. Quindi, man mano che il tempo e gli episodi passano, quella porta diventa un po’ più stretta.

Domanda: Dopo l’arresto di Tara (Maggie Siff), in che direzione diresti che Jax andrà mentalmente nella prossima stagione?

Kurt Sutter: Volevo arrivare in un luogo dove forse Jax si rende conto che è meglio essere un fuorilegge che essere un marito e un padre. C’è un fascino che arriva con la potenza e il prestigio di cui lui non era a conoscenza, o forse era consapevole, ma non necessariamente da prendere una decisione in merito. Per quanto lui abbia detto che voleva andarsene, forse non era davvero pronto a lasciare. Quindi, l’intento era quello di avere questo grande percorso di successo, anche se sanguinoso e tumultuoso e doloroso, come presidente del club, ma alla fine avere tutte queste cose che vengono fuori quasi senza problemi. Il modo in cui ha manovrato l’esecuzione di Pope (Harold Perrineau), l’ha tirata fuori come se fosse un’operazione militare speciale. Tutto questo materiale è andato senza problemi ed è stato incredibilmente intelligente. Mentre tutto questo stava succedendo sul lato del Jax “fuorilegge”, tutte le cose con la sua famiglia stavano cadendo a pezzi. Non è riuscito a mantenere alcuna promessa a Tara. Tutto è stato una falsa promessa. E’ stato toccato il fondo. Quindi, alla fine, lui fa incredibilmente bene una cosa e una incredibilmente male. C’è l’idea di: “Forse dovrei fare questo, e non fare quello.” Non sto dicendo che è dove stiamo andando in definitiva ma in questo momento c’è un senso di “ho avuto successo da un lato ma ho completamente fallito in questo. Forse dovrei fare la cosa in cui sono bravo”. Questo è veramente dove volevo che Jax approdasse, alla fine.

Domanda: Drea de Matteo ritornerà?

Kurt Sutter: Mi piacerebbe riportare Drea. Drea ha un pilot, per cui resta da vedere se sarà scelto. E’ sempre una cosa difficile. A volte, le reti e gli show sono aperti alla possibilità di avere un attore che esca e faccia alcuni episodi, ma alcuni non lo sono. Ma, penso che sicuramente ci sia ancora della storia da raccontare con il suo personaggio. Mi piace dove siamo andati con questo personaggio in questa stagione. Il momento sembrava giusto, sembrava veramente organico. Penso che Drea si sia divertita molto. Amerei sicuramente riportarla di nuovo la prossima stagione. Ho ancora della storia da raccontare ma non ci resta che scoprire la sua disponibilità, se riusciremo ad averla la prossima stagione.

Domanda: Quale sarà il ruolo di Clay adesso, nelle prossime stagioni?

Kurt Sutter: Alla fine di questa stagione, quando August (Billy Brown) dice al suo uomo, “Lo voglio morto prima dell’udienza,” volevo dare la sensazione che ci fosse una sentenza di morte pendente per Clay. E’ veramente un morto che cammina, o in questo caso, un morto che cammina tra un sacco di uomini neri. Volevo impostarlo in modo tale che Jax avesse avuto successo con la sua opzione di “morte per delega”che ha scelto per Clay. Come sarà messa in atto con esattezza non ne sono ancora sicuro. Se Clay ce la farà o meno a sopravvivere nella Stagione 6, non sono sicuro. C’è sicuramente una storia da raccontare, in termini di mitologia. Quello che non voglio fare è entrare in un’altra situazione in cui ci sia un’altra “quasi morte” di Clay. Penso che sia molto insoddisfacente. Non sono molto sicuro di quale sarà la data in cui Clay morirà, ma credo che in definitiva deve essere vicina. Ma, c’è ancora della storia da raccontare.

Domanda: Ora che Clay è in prigione e Bobby (Mark Boone Junior) ha restituito la sua patch di VP, esplorerai come ciò frattura il club?

Kurt Sutter: Parte della tragedia per me è che gli scrittori avevano questa lista per Jax, all’inizio della stagione, di cose che lui voleva, che comprendeva uscire dal business della droga, uscire del business del cartello, sbarazzarsi del RICO, e ottenere la sua vendetta su Clay. Aveva tutte queste cose che doveva fare, e lui in modo metodico e brillante ha raggiunto tutti questi obiettivi in questa stagione, ma alla fine di essa, il fall-out è venuto sul lato personale. Entrambe le famiglie sono ora nel caos. Ha un club che non ha più pressioni esterne, ha eliminato il caso RICO, ha questo rapporto con Eli (Rockmond Dunbar) così che non c’è nemmeno pressione in città, è uscito dal business della droga e delle armi, ha questa nuova attività che fa soldi e c’è Charming Heights, e tuttavia lo stesso club è nel caos completo. Il suo cerchio interno è davvero ridotto a due ragazzi ora. Bobby era l’ultima voce della ragione, e Bobby che restituisce quella patch VP non significa che lui lasci il club ma sta dicendo “Non posso fare questo lavoro perché lui non mi permette di fare questo lavoro.” Il club ha tutte queste nuove opportunità ed è pronto a fiorire, così parte del lavoro di Jax la prossima stagione sarà davvero su, ora che ha rimosso tutte le cose esterne, come potrà risolvere il problema dall’interno.

Domanda: Ci sono relazioni che stai cercando di ideare per le prossime stagioni, ora che le dinamiche stanno mutando?

Kurt Sutter: Sì, penso che il prossimo anno ci sia molto da mettere in scena per quanto riguarda il rapporto tra Bobby e Jax. Credo davvero che una relazione importante sarà quella tra Chibs (Tommy Flanagan) e Jax. Chibs è diventato il suo Opie ora. E’ il suo uomo principale e il suo amico fedele, e ci sarà molto da mettere in scena. Chibs è in grado di mantenere quel livello di fedeltà mentre Jax procede in questo viaggio oscuro? Riuscirà a farsi carico del peso d’essere colui che ha la voce della ragione, e che cosa vuol dire per il loro rapporto? Penso che le relazioni principali che si svilupperanno saranno tra Jax e Chibs e poi anche tra Jax e Bobby.

Domanda: Quanto sei coinvolto nel processo dei casting?

Kurt Sutter: Sono piuttosto coinvolto. Il primo paio di stagioni l’ho fatto, ma da quando ho portato Paris Barclay, non faccio più le audizioni. Se dobbiamo provinare un ruolo di primo piano allora mi siedo con gli attori. Mi sono seduto con Jimmy Smits, Harold Perrineau e Donal Logue. A quel punto non è che stai davvero facendo loro un’audizione, è più una discussione creativa. Ma quel che accade normalmente è che gli attori fanno un provino generale con Paris, il mio fantastico produttore e direttore casting, insieme con chi è lo scrittore e produttore dell’episodio. Poi loro richiameranno gli attori e io di solito ottengo le loro prime tre o quattro proposte con le loro raccomandazioni. Il regista è presente alle audizioni e ottengo la prima e seconda scelta del regista. Direi che il 70% delle volte, vado con la scelta del regista. A volte vedo qualcosa in un attore che sento non sia giusto perché so in che direzione la storia sta andando, e allora farò una scelta diversa da quella del regista. Questo è il mio coinvolgimento. Sono più o meno collegato a ogni attore che è nello show.

Domanda: Il tuo progetto è ancora quello di porre fine a questo show dopo sette stagioni?

Kurt Sutter: La stagione 7 è sempre stato il mio obiettivo, perché so come funziona il modello via cavo. Lo so, alla fine di sette stagioni, i costi di solito superano il valore dello show. Ho pensato: “Posso raccontare questa storia in sette stagioni? Non ho abbastanza storia?”. Ho sempre avuto quel numero nella mia testa e ho pensato: “Sì, posso farlo”. Avevo le costruzioni di queste sette stagioni nella mia testa e ancora le ho. Siamo ancora in quella direzione e lavoriamo in quella direzione. Ma, se a metà della stagione 6 sento che  “Non so se sarò in grado di fare questo e raccontare la storia che ho bisogno di raccontare in sette stagioni,” penso che probabilmente posso avere una conversazione con John Landgraf. Non so quale sarebbe la soluzione. Forse la soluzione sarebbe quella di estendere la quantità di episodi nelle ultime due stagioni, o determinare se ci sia abbastanza storia per fare una stagione 8 e vedere se questo sarebbe possibile o se potremmo permettercelo. Quello che sicuramente non voglio fare è di estendere lo show per un’altra stagione, per il gusto di fare un’ottava stagione. Quello che non voglio fare è tirare troppo per lunghe quello che in realtà dovrebbe accadere in sette stagioni, per il gusto di fare solo un’altra stagione, anche se sono sicuro che i fan vorrebbero un’altra stagione. So che non voglio farlo. La mia sensazione è che quando sarò intorno a metà strada della narrazione della Stagione 6, avrò una percezione abbastanza precisa se riuscirò o meno a legare il tutto in sette stagioni.

Domanda: Prenderai una pausa, prima di iniziare a scrivere la Stagione 6?

Kurt Sutter: Ho un po’ di tempo d’inattività. Ho venduto altri due progetti per FX, quindi sto co-scrivendo un progetto e scrivendo un pilot. E’ sempre divertente per me da fare perché è il mio proprio programma. E poi, i primi di febbraio riprenderò a scrivere con gli scrittori di SoA la stagione 6.

Domanda: Ti saresti mai aspettato di ottenere il livello di successo che hai avuto con Sons of Anarchy, o è stata una sorpresa?

Kurt Sutter: E’ sempre una sorpresa. La prima cosa che speri è che lo show vada in onda, e poi speri che lo show continuerà a restare effettivamente in onda. Tutto ciò è una benedizione. Siamo tutti davvero entusiasti e sorpresi che lo show abbia avuto la sua migliore stagione di sempre, alla quinta stagione. Questo è abbastanza raro. Non che io stia paragonando il mio show, in termini di qualità, a questi show perché non lo sto facendo, ma ci sono show come The Wire e Friday Night Lights, che hanno mantenuto quel livello di qualità e di interesse, cinque stagioni profonde, e noi siamo stati in grado di farlo. Devo dare un’enorme quantità di credito alla disponibilità digitale di questo show. Non abbiamo avuto questo lusso con The Shield. Non abbiamo avuto Netflix o iTunes o Amazon Instant. Se la gente voleva mettersi in pari, doveva acquistare il DVD. Quindi, penso che il successo della crescita del nostro fan base sia, in gran parte, dovuto all’accessibilità delle stagioni precedenti. Considerando che la qualità dello show sia buona, penso che le persone che guardano le stagioni precedenti sono poi interessate a vedere quello che succederà. Così tante persone rivedono questo show, non solo su DVR, ma attraverso queste fonti esterne, e vendiamo una quantità enorme di DVD, in quello che è un mercato in continua contrazione. Allora, devo dire che questo è probabilmente il motivo per cui il numero continua ad esplodere, di stagione in stagione, e continuiamo ad aggiungere fan, ogni anno. Posso solo sperare che ciò continui.

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