Intervista a Kurt Sutter e Paris Barclay sull’episodio “Black Widower”

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La stagione finale di Sons of Anarchy è iniziata con un Jax cruento più che mai vendicandosi su un membro della Triade di Lin, dopo che Gemma ha sostenuto di averlo visto lasciare la sua casa la notte che Tara è stata uccisa. Qui di seguito, il creatore Kurt Sutter, che ha scritto l’episodio, insieme al produttore esecutivo Paris Barclay, che ha diretto la premiere, ci raccontano degli eventi che hanno caratterizzato l’episodio “Black Widower”, delle riprese di quella scena finale oltre a condividere due foto dal set.

EW: Come hai deciso che Gemma avrebbe attribuito l’omicidio di Tara al cinese?
SUTTER: Sapevo che Gemma avrebbe ottenuto le informazioni per la bugia da Juice, quindi doveva essere qualcosa di cui Juice fosse al corrente, e per me aveva senso perché Gemma non ha intenzione di fare qualcosa che metta Nero in pericolo. Quindi non ha intenzione di dare la colpa ai latinoamericani. Lin in un certo senso era l’unica opzione rimasta.

Il discorso della Procuratrice Distrettuale Patterson a Jax all’inizio dell’episodio – condividendo la sua rabbia per la perdita di suo figlio e suo nipote a causa di una gang – sembra non solo che lei stia cercando di connettersi con Jax, ma anche di ricordare al pubblico che tutti noi sosteniamo di essere pronti a fare cose orribili alle persone che fanno del male a coloro che amiamo. E’ solo che nel mondo di Jax, dove i proiettili volano, non rimbalzano. È qualcosa che volevi far emergere in fretta affinché gli spettatori capiscano verso che direzione è diretto Jax?

SUTTER: Vorrei avere avuto tanta lungimiranza quando l’ho scritto, ma no. Mentre scrivevo volevo che la Patterson oltrepassasse una linea, facendo qualcosa che non aveva mai fatto prima, che è ovviamente far conoscere parte della sua vita privata. Ma penso che tu abbia ragione, penso che informa il pubblico. E’ una sorta di campanello che suona per tutti noi in termini di ciò che ci collega a questo club, che è un po’ l’appagamento di quel desiderio perché loro fanno quelle cose che noi ameremmo poter fare qualche volta, ma ovviamente abbiamo una coscienza e rispettiamo la legge, quindi non le metteremmo mai in pratica. 

Sons of Aanrchy 7 - Effetti sul set

L’uccisione del membro della Triade Chris Dun (Tim Park) per mano di Jax è stata meravigliosamente e dolorosamente prolungata. Stai lì ad aspettare e aspettare…

BARCLAY: Era qualcosa di cui abbiamo parlato. Charlie ha detto, “Voglio entrare in scena con i miei vestiti e poi toglierli”. C’è un film che gli piaceva veramente molto, un film di Paul Bettany [Gangster No. 1] – che parla di un gangster che alla fine diventa un killer. E ha una lunga scena di omicidio, così noi lo abbiamo emulato con il ritmo lento e misurato di Charlie, il sangue sul suo corpo, il tempo impiegato. Pensavamo che l’intera scena sarebbe durata per tre minuti, invece è diventata di sette minuti. Non era noiosa. È finita coll’essere molto, molto interessante.

Quanto tempo ci è voluto per girare quella scena?

BARCLAY: Penso che ci sia voluto più di un giorno. In realtà c’è un modello del personaggio di Chris Dun [realizzato da WM Creations, la compagnia di Matthew W. Mungle vincitore di premi Oscar e Emmy] che era unico e doveva essere manipolato in un certo modo, e sembrava così credibile. L’attore è arrivato, ha visto se stesso, esclamando “Oh mio Dio”. I capelli erano perfetti, e c’era una cavità per far uscire il sangue, così avevamo a disposizione una sola ripresa e Charlie doveva essere in grado di colpire esattamente nel modo giusto, perché dopo il primo tentativo non ne avremmo avuto altri. Così, dopo che abbiamo speso 9.000 dollari su questo modello, abbiamo detto “Charlie, eccolo”. Una telecamera sul suo viso, una telecamera per un’inquadratura un po’ più ampia, ha steso in alto le sue braccia, la forchetta dentro la testa, e vedevi le persone intorno che quasi saltavano indietro perché si erano dimenticate che era un modello, perché l’attore reale era stato lì per tutta la notte. Era identico a lui.

Sons of Anarchy 7 - Effetti sul set

BARCLAY: L’altra cosa interessante è che prima abbiamo dovuto filmare i ragazzi mentre guardavano, per avere una reazione il più reale possibile. Quindi prima di utilizzare il manichino, avevamo Charlie che effettivamente recitava con più passione che poteva con il vero attore per la reazione degli altri attori, per ottenere le loro diverse risposte alla scena. Ogni volta che abbiamo messo la telecamera su Tig, Happy, Bobby, Chibs è stato affascinante.

Nel corso degli anni, abbiamo visto Bobby rabbrividire quando Jax usava violenza eccessiva. Diventerà un problema con il club, o sono davvero così uniti come Chibs diceva a Jax “Siamo tutti con te”?

SUTTER: La cosa che amo di questa stagione è che con tutto quello che sta accadendo, sono davvero molto uniti. Non è come per il dissenso che abbiamo inscenato con Clay. Tutti capiscono, tutti sostengono Jax. Non che tutti siano d’accordo con lui, ma lo appoggiano. Man mano che singoli eventi accadono, ci saranno momenti in cui Bobby e Chibs consiglieranno Jax in termini di: “Sei sicuro di voler fare questo?” O “E’ questa la cosa giusta?” Ma alla fine, quando Jax prende la decisione, non c’è dissenso. Stanno prendendo queste decisioni come un club unito, che credo sia la benedizione e al tempo stesso la sua maledizione: Sì, sono uniti, ma a quel punto, hanno bisogno del voto di dissenso? Hanno bisogno di qualcuno che dica: “Ehi, questo è un errore”? Forse il loro amore per Jax e il loro desiderio di sostenerlo finisce per remare contro di loro.

Abbiamo visto come la rappresaglia contro la persona sbagliata manda tutto nel caos e nella violenza. Dopo quel montaggio finale di nove minuti, si avverte che questo sia il risultato verso cui siamo diretti. È un tema che hai inserito intenzionalmente nello show, o è qualcosa che accade perché è la storia che ti ha condotto lì?

SUTTER: Penso che sia sempre la storia. I montaggi sono così grandiosi perché posso spremere due atti di storia in una canzone, posso fare tagli di tempo. Mi dà molta più libertà. E’ l’unico stratagemma che mi permette di estrarmi dalla realtà del nostro modo di fare lo show. Per me, è la tragedia di Gemma, che davvero crede di star proteggendo il club e che quanto successo con Tara sia davvero un incidente. Lei stessa è convinta che se dicesse la verità creerebbe solo più danni, che la verità modificata è meglio della pura verità. In definitiva, non essendo a conoscenza di tutte le circostanze che sono in corso con il club in Stockton e in Oakland, la menzogna mette in moto degli eventi di cui lei lentamente diventerà consapevole, realizzando ancora una volta ciò che la menzogna ha creato.

Gemma che parla con Tara, come ha fatto al lavandino in quel montaggio, è qualcosa che vedremo di nuovo. Cosa ti piace di quell’espediente?

SUTTER: Fa un paio di cose. Uno, suggerisce che Gemma si avvicina alla follia. C’è un po’ “Long Day’s Journey into Night” in quella sorta di processo ad alta voce. Non è che sia pazza – non vede Tara o altro, ma l’idea di Gemma che allevia il proprio senso di colpa in una certa misura avendo queste conversazioni con Tara, facendole capire cosa sta succedendo, che tutto sta andando bene, penso suggerisca in un certo senso che Gemma si stia assumendo la responsabilità, post mortem, di quello che ha fatto. Man mano che l’intensità e il disastro diventano maggiori, e le conversazioni continuano, questa dinamica inizierà a scricchiolare un po’ di più diventando più folle.

Il bacio tra Gemma e Nero nell’episodio ha ottenuto una grande risposta dai fans. Quanto è importante per te il tifo dei fans per questa relazione?

SUTTER: Sapevo che quel rapporto non era concluso. Sapevo che Nero avrebbe preso un po’ di distanze in realtà per proteggere Gemma. E ora, sentendo che forse il pericolo si è placato in una certa misura, la prima cosa che intende fare è raggiungere Gemma e vedere in che stato si trova. Mi piace l’idea di Gemma che trovandosi in una posizione oscura, abbia qualcosa a cui aggrapparsi.

Abbiamo visto dai promo che Juice alla fine libera Unser e parlano. Che cosa ci puoi anticipare di questo rapporto? 

SUTTER: Sai ogni stagione, non so mai cosa fare con Unser, e alla fine poi ogni stagione, lui finisce intrinsecamente legato a tutti i nostri personaggi e alla mitologia. Abbiamo avuto l’opportunità di farlo in questa stagione con Juice, Unser viene a conoscenza di quello che sta succedendo con Gemma, ma non a conoscenza di tutto, ovviamente, di ciò che è realmente accaduto [con l’omicidio di Tara]. Unser si trova in questa posizione di voler onorare la sua promessa e il suo impegno a Tara in termini di prendersi cura dei bambini, eppure è spinto nel mezzo di queste altre relazioni, per il suo amore per Gemma, per la connessione che ha al club… viene spinto in diverse direzioni in questa stagione. Infine avrà anche una connessione e una dinamica professionale con il nuovo sceriffo [Annabeth Gish, introdotto nell’episodio 2]. Quindi è divertente come Unser finisca per diventare il collante per l’intera stagione anno dopo anno, e ogni stagione pensiamo “Oh, che c***o faremo con Unser? Forse ha solo il cancro”. Questo perché Dayton [Callie] è fantastico. Puoi fare qualsiasi cosa con lui.

Se torniamo indietro a guardare come la serie è iniziata, con un conflitto tra Mayans e Niners sul commercio di armi gestito da SAMCRO, sapevi che alla fine avrebbe chiuso il cerchio?

SUTTER: Non so se lo sapessi, so solo che sa tanto “di vita”. Le guerre scoppiano e poi finiscono. Come i Vagos: abbiamo avuto i Vagos nella prima stagione, e poi tutto d’un tratto, hanno fatto un macello con gli Hells Angels e non li abbiamo avuti più sul set, e bla bla bla bla bla, e ora sono di nuovo amici. Quindi sapevo che tutte queste relazioni cambiano continuamente. E mi piace l’idea di vedere quei rapporti che si trasformano: sono amici, poi succede qualcosa, e poi sono di nuovo amici… Non è diverso da qualsiasi altro panorama politico. Non è diverso da noi e l’Unione Sovietica. Tali relazioni, quelle tensioni, sono fisse. A volte ci puoi lavorare, possono funzionare, e poi qualcosa le fa scoppiare, una serie di eventi, e improvvisamente sei di nuovo in guerra. Sapevo che volevo onorare questo aspetto perché è vero. Ho avuto l’opportunità di farlo la scorsa stagione, e il rapporto tra i Mayans e i Sons continuerà a cambiare. Vedrete i re barattare e fare accordi sui territori. E’ tutta questione di politica.

“Favore” sembra una parola pericolosa in questa stagione. Il pezzo grosso della Fratellanza Ariana Ron Tully (Marilyn Manson) ha detto a Jax che potrebbe aver bisogno di un favore in futuro. Quanto presto potremo vederlo riscuotere questo favore?

SUTTER: “Il favore” non è tanto un favore specifico, è l’idea che il rapporto continua. Tale alleanza continuerà a servire Jax.

Presumo che i pastori del Piedmont Grace uccisi per errore da SAMCRO, che ha cercato di aiutare i Bastards Grim, non è stata solo una scena divertente leggermente controversa. E’ qualcosa che entrerà in gioco nella storia di questa stagione?

SUTTER: Sì. Non voglio spoilerare… Ma mi piace l’idea di avere cose che si avvertono un po’ assurde e strane e che finiscono ad un certo punto per diventare punti importanti della trama.

Hai avuto qualche nota da parte della FX del tipo “Pastori. Davvero, Kurt? “

SUTTER: Hanno rinunciato a calibrare la mia bussola morale.

E, infine, c’è stata qualche ispirazione creativa dietro a Bobby e Chibs che letteralmente trascinano quel ragazzo sulla sedia a rotelle per avere informazioni?

SUTTER: Sento di aver offeso praticamente ogni gruppo fino ad ora, quindi non volevo lasciare fuori i portatori di handicap.

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