Sons of Anarchy Spoilers: Donal Logue parla del suo personaggio Lee Toric

Kurt Sutter e Donal Logue hanno parlato per vari anni riguardo all’ingresso dell’attore (ex “Terriers”) in qualità di guest star in Sons of Anarchy, ma i tempi non hanno mai funzionato. Ora Logue si dichiara felice, perché ama il ruolo che interpreta: un ex US Marshal, amante della letteratura di Artaud, che si chiama Lee Toric, fratello dell’infermiera (Logue nella vita reale è fratello di Karina Logue, attrice che ha interpretato appunto l’infermiera) che Otto (Sutter) ha ucciso in carcere.

Intervistato da EW, Logue ha spiegato un po’ la natura del suo personaggio, il significato che sta dietro la scelta del libro che legge nell’episodio 5×12 e ha rivelato anche che il finale di stagione potrebbe non essere l’ultima puntata in cui lo vedremo: “Penso che sia giusto dire che qualsiasi cosa lui voglia fare potrebbe richiedere un po’ di tempo per metterla in pratica”, ha detto. “Credo che Lee Toric sia una minaccia piuttosto significativa per questi ragazzi, e sto insinuando che potrebbe arrivare ad estendersi in maniera importante e profonda”.

Che cosa rende Toric un tipo diverso di nemico per SAMCRO: “Un sacco di persone sono venute nel loro mondo dal mio mondo – anche se non sono più attivo nelle forze dell’ordine – perché il loro compito è quello di stare dietro a diversi gruppi criminali organizzati. E ‘ il loro lavoro. Lo stiamo facendo in questa città nel nord della California, potremmo farlo nel Sud Carolina la prossima volta. Ed è una specie di sport competitivo. Mi ricordo anni fa quando ne parlavo a Kurt. C’è quasi un senso di rispetto, anche, a questo proposito: il tuo compito è quello di essere il poliziotto, il mio lavoro è quello di essere il ladro. Ma in questo caso, questo personaggio sta arrivando nel loro mondo come una sorta di “Il texano dagli occhi di ghiaccio” … Si avverte come una minaccia corposa perché viene da un mondo diverso, ed è così fortemente motivato dalla vendetta e così misterioso. Anche i Pope di questo mondo, che sono tipi molto spaventosi e potenti, sai che hanno sede a Oakland, sai dove si trovano. Lee Toric è un pò come uno che arriva da un satellite nello spazio, è una canaglia e agisce come un assassino solitario.

Sul significato della lettura di Watchfiends & Rack Screams, una raccolta di opere di Antonin Artaud: “Artaud era questo scrittore francese che ha trascorso un sacco di tempo in istituti psichiatrici. Ha oltrepassato quella linea sottile – era un genio ma era malato di mente, probabilmente… Pensava che il dovere dell’arte fosse quello di essere reale come la vita, di essere schockante e brutale, e di colpirti in faccia così forte da rompere quel rivestimento comodo con cui percepisci la realtà… Il modo in cui l’ho visto, in termini di Lee Toric, è che Artaud fondamentalmente avrebbe detto: ‘Ok, ti piace la violenza, ti piace la guerra. Lascia che ti porti fino all’obitorio e spinga il tuo volto in un corpo morto, così che tu possa vedere. Adesso, ti piace ancora?’ Perche’ lui sente che la società sia sempre così: ‘Penso che dovremmo andare e  fare questo!’ Ma nessuno guarda i corpi sul pavimento, nessuno si trova lì, nessuno ci spinge la faccia. E lui ha detto che il solo modo in cui la gente può rendersene conto, vedere le cose e avere una percezione corretta del modo in cui in realtà dovrebbero essere, è se ciò  accade a loro attraverso l’arte o la vita. A un certo livello, questo è quello su cui si fonda SoA. Dall’altro, penso che Lee Toric sente di aver scelto – forse quasi 30 anni fa, quando è entrato nell’ambiente militare – che il suo compito sarebbe stato quello di catturare i cattivi …. Ha combattuto la criminalità. È stato coinvolto in alcune situazioni buie di alto livello quando era un Marshal degli Stati Uniti. E penso che la cosa sia, mi tuffo in tutti questi mondi dove le persone possono dire: ‘Nel mondo del cartello, nel mondo del motoclub, le cose accadono. La gente viene uccisa. Tu conosci le regole.’ E’ un po’  immorale. Per farvi vedere che cosa è giusto e sbagliato, verrò da voi in maniera 10 volte più pesante. Penso che questo sia ciò che c’era di geniale sulla scelta di Kurt riguardo quale autore avrebbe letto Lee per ottenere la forza necessaria e combattere la sua crociata. Lui ha intrapreso una crociata”.

Sul passato di Toric: “Toric è un uomo delle forze speciali laureato ad Harvard che era un US Marshal un po’ disonesto… Nella scena con Tara, dove lei si mostra dura e ha portato avanti questo “gioco” per anni; lui ha condotto questo gioco per decenni. E’ un po’ come: “Credo che tu abbia visto un po’ di roba. Io ho visto corpi appesi dai ponti. Questo è il mondo dal quale provengo e di cui ho fatto per molto tempo. Quindi, fai pure, cerca di capire quello che sto architettando. Ma sono cinque passi davanti a te.”

Sul fatto che Toric sia pazzo, alla luce di quelle bottiglie di pillole nella sua stanza d’albergo: “Non conosco la storia completa. Potrebbe avere a che fare con un certo tipo di dolore. Non credo che sia pazzo. Ho avuto questa interessante conversazione con David E. Kelley anni fa, quando ero in “The Practice”. [Il mio personaggio] era arrabbiato con il loro studio legale perché ero un assistente procuratore distrettuale e questo ragazzo che avevamo inseguito per un lungo periodo di tempo, che aveva a suo carico 300.000 dollari di cocaina, è stato difeso con successo dal loro studio legale e spedito di nuovo in libertà. E tutti hanno continuato a riferirsi al mio personaggio come “Il Cog***ne”, perché era il mio nome [n.d.r. = il nome del suo personaggio era Richard Dickie, quindi avevano usato un gioco di parole con il termine “D*ck”, che in inglese significa appunto “Cog***ne], ma era una beffa perchè pensavo: ‘Aspettate un attimo…Sono qualcuno che sta cercando di tenere la cocaina fuori dalle strade. Perché sono il cog****ne? Ho capito, voi viscidi avvocati della difesa – il paese ne ha bisogno, e lo rispetto’ [Ma proprio come in SOA], io non sono un idiota perchè sono una persona che ha forti sentimenti riguardo qualcuno che fa entrare di contrabbando un’arma del delitto per uccidere mia sorella. Probabilmente sarei un idiota se fossi perplesso a tal riguardo. E’ lo stile de “Il texano dagli occhi di ghiaccio”. E’ come dire che hai scelto la persona sbagliata. Loro non sapevano con chi si stavano mettendo nei guai. Se combini un pasticcio con qualcuno, c’è sempre il rischio che loro abbiano una famiglia e persone che siano di mentalità vendicativa. I miei personaggi sono sempre del tutto in sintonia con me.

Sulla reazione del cast all’introduzione del suo personaggio: “Alla fine, stavamo leggendo il racconto, Tara che cammina lungo il corridoio, e poi questo Lee Toric che si alza e inizia a seguire lei e i bambini. Ricordo tutti i ragazzi che erano seduti ad un tavolo e mi guardavano come per dire: ‘Cosa? Insegui i bambini?’ [Ride] Sono tutti profondamente coinvolti in quello che accade nello show.”

Sulla ricerca dei fans on-line per scovare l’identità del suo personaggio, dopo la prima misteriosa apparizione: “Ci sono molti aspetti positivi per un’ora di televisione, ma sento sempre che la cosa più bella sia, come, il modo in cui Dickens usava scrivere e usciva a rate – ogni mese questi pezzi di David Copperfield e Oliver Twist o qualsiasi altra cosa. La gente lo finirà, e finiranno in depressione, perché non vedono l’ora di avere quel po’ di informazioni successive visto quanto ne sono presi. Un po’ come la natura serializzata di Sons of Anarchy. Mi piace che la gente sia rimasta colpita dal mio personaggio, anche fuori in pubblico, mi dicono: ‘Cosa hai in mente? Ucciderai i bambini?’ Ho pensato, accidenti, è davvero cool essere coinvolti in qualcosa che suscita un tale livello di passione e interesse.”

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