Kurt Sutter’s Anarchy Diaries: 501 – The Beginning of a New Season

Il nostro amato Kurt “fucking genius” Sutter pubblicherà una sorta di diario sul sito GQ.com, dove oltre a raccontare un po’ di se stesso, condividerà quel che riguarda il processo creativo di Sons of Anarchy, esponendo in dettaglio gli “in” e “out” della serie e fornendo una finestra sulla mente di uno showrunner.

Ma prima di tutto, un po’ della storia di Sutter:

Cresciuto nella periferia della parte centrale del New Jersey, Sutter ha trascorso la maggior parte della sua infanzia dentro casa, lontano dalle persone, a 90 cm da un televisore. Lì è dove ha imparato gli elementi essenziali della narrazione e che la violenza estrema, se eseguita da personaggi animati e brillantemente colorati, poteva essere divertente ed educativa. Dopo essersi laureato alla Rutgers University con una laurea in Mass Media & Film, Kurt ha trascorso diversi anni come attore a NYC, esibendosi in lavori teatrali che si rappresentano fuori Broadway e tra loft e celle di detenzione al Dipartimento di Polizia di New York City.
La sua formazione teatrale lo ha portato all’insegnamento e alla regia e a metà degli anni ’90 è entrato a far parte della facoltà di The Gately-Poole Acting Studio on Theatre Row, insegnando la Sanford Meisner Technique e dirigendo produzioni al Nat Horne Theatre.
Nel 1997, Kurt ha ricevuto una borsa di studio per frequentare la Northern Illinois University. A Chicago, l’essere a contatto con maestri del dramma – Strindberg, O’Neill, Genet – lo ha ispirato, e ha cominciato a scrivere per il teatro e a coltivare idee per lo schermo. Dopo aver conseguito un Master of Fine Arts, Sutter si è trasferito a Los Angeles dove ha cominciato a scrivere. Nel 2001, ha ottenuto un lavoro per “The Shield” della FX. Iniziando come membro dello staff di scrittori nel primo episodio, è rimasto in “The Shield” fino all’ultimo episodio, finendo le ultime due stagioni in qualità di Produttore Esecutivo.
Kurt continua il suo rapporto con la FX, avendo creato la serie dramma acclamata dalla critica “Sons of Anarchy”. Sutter quest’anno si avventurerà nella programmazione reality con una nuova serie documentaria su Discovery Channel, provvisoriamente intitolata “Kurt Sutter Presenta: Gli Imperi Fuorilegge”. Insieme al suo lavoro per la tv, Sutter ha progetti in fase di sviluppo con la MGM, la Sony e la Warner Bros. La sua sceneggiatura, “Southpaw”, scritta come starring vehicle per Eminem, vede alla regia Antoine Fuqua e le riprese dovrebbero iniziare in estate.
Sutter e sua moglie, Katey Sagal, vivono a Los Angeles con i loro tre figli: Sarah, Jackson ed Esme’.

Ecco, invece, cosa scrive Sutter per GQ:

“Provo sempre questa strana disconnessione quando torno allo show. E’ come un’esperienza extra corporea – dove senti tutto familiare, eppure lo senti molto distante. Penso che il ritmo del mio lavoro si muova così velocemente e intensamente che quando rallento e stacco la spina, “rientrarci dentro” è fottutamente strano.

Un piccolo sguardo dentro di me
Forse avete già colto questo aspetto di me, ma sono un tipo che ha problemi con la moderatezza. Tutto o niente. Fare baldoria o epurarsi. Uccidere o essere ucciso. Il grigio non è un colore che indosso bene. Dovrei essere morto. Lo so. Non dovrei avere successo. So anche questo. La mia esistenza quotidiana è un lancio della monetina – un lato, paura, l’altro lato, gratitudine. Lancio quella moneta per tutto il fottuto giorno. Come risultato, navigo per il mondo con l’entusiasmo e la determinazione di un bambino. Ecco perché sono un artista. Morirei senza uno sbocco per l’espressione. Sfortunatamente, il più delle volte, quell’energia infantile è il livello di maturità che porto in molte circostanze. Avrete più informazioni a riguardo quando ci conosceremo meglio. Questo è GQ (Gentlemen’s Quarterly, n.d.r.) , perciò non ho intenzione di lasciarmi sco*are al primo appuntamento.

Adesso, tornando allo show.
Sono nella fase di stesura della premiere della stagione 5 di Sons of Anarchy, intitolata “Sovereign”. Lo studio e il network hanno cancellato le notes call perché non ne avevano. Questo è un messaggio che è musica per le orecchie di uno showrunner. No note significa note positive. Devo dire che sia Fox 21 sia FX sono molto rispettose del mio processo e hanno riposto molta fiducia nella mia abilità di far bene questo show. La maggior parte delle mie note sono davvero domande. Non tanto: “Non fare quello!” ma “Perché stai facendo quello?”. Si tratta di assicurarsi che siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda.
L’ho detto in precedenza, ma è vero, apprezzo il loro contributo. John Landgraf, il presidente della FX, è dotato di buonsenso per quanto concerne la storia. Le sue note sono di solito sensate, intelligenti e il più delle volte aiutano l’episodio. A volte il mio senso della violenza e dell’assurdo oltrepassano la linea. Vi racconterò la storia di una mia sceneggiatura, “Delivering Gen” per illustrare il punto. In quello script la vita di un bambino è in pericolo di vita circa 20 fo**ute volte. Letteralmente, uccido quasi in ogni pagina un infante. Quando siamo andati ad ampliare lo script, ci sono stati diversi gruppi del controllo genitori che hanno fatto obiezione e l’hanno fatto notare. Io ero all’oscuro di tutto. Non solo per il quasi infanticidio, ma per il fatto che fosse anche una brutta cosa. Essere un padre ha cambiato quella prospettiva. Chiaramente, sono un tipo che ha bisogno di qualcuno con una miglior presa della realtà, che si guarda le spalle da qualsiasi evenienza. I miei scrittori e il network forniscono tale servizio. Considerando il livello di violenza nel mio show, potete solo immaginare la m**** che non abbiamo fatto.

Adesso sono a circa 6 settimane nella stagione e sto finalmente trovando il ritmo. Abbiamo finito i primi 4 episodi. Le bozze della 5×03 e della 5×04 sono state scritte e oggi inizio la mia bozza della 5×02. E’ come se il carico di lavoro deve quasi raggiungere una certa andatura per me per riconoscere la mia posizione.

Sono solo un personaggio di Thurber

Nonostante ci si senta sempre diversi ogni stagione, mia moglie mi informa che provo la stessa cosa ogni anno. Sono perso e poi improvvisamente quando sono oppresso, mi ritrovo. Devo crederle. Katey mi conosce meglio di quanto non conosca io me stesso. Si riferisce a me come il suo “Contorto Walter Mitty”.
Sono spesso un milione di miglia lontano, perso in un sogno ad occhi aperti, dove cose terribili stanno accadendo a persone innocenti.
Una volta, durante un giro in macchina in cui avrei dovuto prestare attenzione a qualcosa di importante che Katey mi stava dicendo, ha capito che ero “andato via”. Mi ha chiesto dove ero e cosa stavo pensando. Ho deviato e finto interesse per quel c***o di cui stava parlando. Lei se n’è accorta e dopo avermi un po’ pungolato alla fine le ho detto dove la mia mente mi aveva portato:

Ero in un seminterrato di una vecchia casa nel New Jersey, dove un adolescente obeso, mentalmente disabile stava violentando il corpo della madre morta con un avambraccio che aveva appena rosicchiato via dal suo fratello maggiore, magro e quasi morto. Non era tanto la storia ma piuttosto il mio legame emotivo ai personaggi che la innervosiva. Katey non mi chiede più dove sono. Dice soltanto: “Fammi sapere quando sei tornato”.

Sono tornato.

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