Walton Goggins parla della conversazione emotiva tra Venus e Tig nell’episodio 7×10 di Sons of Anarchy

Venus SOA 710

SPOILER ALERT: Nell’episodio 7×10 di Sons of Anarchy, “Faith and Despondency,” Venus (Walton Goggins) e Tig (Kim Coates) hanno portato la loro relazione al “livello successivo”, per poi quasi farla finita. Il sempre eloquente Goggins, che ha interpretato per tre stagioni il personaggio ricorrente della escort transgender, ha parlato a EW delle riprese riguardanti la conversazione molto emotiva tra i due personaggi, e come pensa che sia proseguita la scena per Venus e Tig. E inoltre, qualche anticipazione sul suo personaggio di Boyd Crowder nell’ultima stagione di “Justified”.

EW: La conversazione “a cuore aperto” tra Venus e Tig segue la scena d’amore aggressiva tra Jarry e Chibs. Mi ha fatto capire che pur comprendendo le motivazioni di Jarry e Chibs come personaggi, non voglio simpatizzare con il loro rapporto instabile. Dall’altra parte abbiamo Venus, la persona più singolare dello show, eppure a questo punto, lei è veramente quella con cui ci si può immedesimare maggiormente. Che cosa hai visto in quella conversazione tra Venus e Tig?

Walton Goggins: Sono colpito da ciò che hai detto, e so che anche Kurt [Sutter] sarebbe colpito e molto grato per questo commento. Penso che si tratti di due persone che sono alla ricerca dell’amore in modo onesto e veritiero, il che è estremamente attraente. La vulnerabilità che non si tenta di utilizzare in qualche modo manipolativo è qualcosa verso cui tutti siamo attratti e a cui aspiriamo, credo, ogni volta che siamo in grado di abbassare veramente la nostra guardia. E si tratta proprio di questo: non è qualcosa legato al genere. Va oltre il rapporto tra un uomo e una donna, o tra un uomo e un uomo, o tra una donna e una donna. Si tratta solo di due esseri umani che hanno bisogno di essere visti e capiti per quelli che sono veramente, e questo è ciò che ha scritto Kurt. Ha dato a queste persone le parole per esprimere come si sentono. Quando l’ho letto, ho pensato di non aver mai visto prima un’onestà espressa in questo modo, cioè attraverso la percezione di un modo di vivere che sarebbe inaccettabile per un’altra persona. Venus rappresenta la comprensione di ciò, e per certi versi, l’accettazione dei limiti di un simile impegno da parte di un’altra persona. E’ poetica abbastanza da lasciarlo andare, ma anche abbastanza vulnerabile da dire, “Ho permesso a me stessa di crederci, e ci credo. E non sono pazza perché lascio spazio a quest’emozione. Sono una persona migliore per questo.” E’ perché lei è riuscita a dire quelle parole che Tig è tornato sui suoi passi. Voglio dire, mi vien da piangere solo a parlarne. Era così organico e meraviglioso, e proviene tutto dalla mente e dal cuore di Kurt Sutter. 

Presumo che fosse previsto nella sceneggiatura il non utilizzare la voce di Venus in quella scena visto che Tig, alla fine, chiede di sentire di nuovo la sua pronuncia. È così?

Quello è stato Kurt, ed era nelle indicazioni della regia. Paris Barclay ha diretto questo episodio. Paris è mio amico da ben più di 18 anni. Ha fatto episodi di ‘The Shield’. Ho fatto un film per lui quando avevo 23 anni chiamato ‘The Cherokee Kid’. Ho fatto ‘NYPD Blue’ con Paris. Conosco Paris da lungo tempo. Ovviamente conosco Kurt da tempo. E Kim lo conosco da un po’. E’ stata questa collaborazione, tra persone che si conoscono e sono state presenti nella vita l’un dell’altro, ad aver reso tutto più dolce.  In quel momento, Paris ha detto: “Walton, penso che devi andare più in profondità senza la voce di Venus”. Il che è stato così strano per me, perché non guardo a cose come “la voce di Venus”, è solo il modo in cui lei parla. Pensare a lei che parla in un modo diverso, è stato davvero difficile per me. Alla fine mi sono detto Ok, buttiamola giù e ciò ha reso la scena ancor più dolce per me. Credo che l’abbia resa più dolce anche per Kim come Tig.

Quando siamo entrati sul set per provare, ero appena ritornato dalle riprese di un film in Canada. Ero tornato da nemmeno 24 ore. Sono sceso dall’aereo, sono tornato a casa e ho dormito, mi sono svegliato sei ore dopo per iniziare la preparazione. Abbiamo cominciato le riprese [della conversazione], alle 6:00 del mattino. Avevamo girato le altre scene in anticipo, e Kim ha voluto avvicinarsi alla scena in cui fanno l’amore in un certo modo. Aveva assolutamente ragione, e ho pensato che fosse bellissima. E poi Venus esce dalla doccia, ho parlato con Tracey [Anderson], la nostra truccatrice, su cosa fosse giusto e cosa no. Abbiamo fatto quella scena, e Paris l’ha messa in scena in modo che Venus si guardasse allo specchio alla fine. Per me, tutto all’improvviso, per la prima volta, Venus sta guardando e giudicando se stessa. Sta guardando se stessa, per la prima volta attraverso gli occhi di un’altra persona, non attraverso i suoi. E quello che vede non è come lei vede se stessa. E’ qualcosa di imperfetto. E mi ha spezzato il cuore.

Quindi quando è arrivato il momento della conversazione, siamo entrati e tutti erano veramente silenziosi. Ci siamo seduti a provare con Paris, di cui Kim ed io ci fidiamo incondizionatamente, ed è tutto lì. Mi sono voltato verso Paris come Venus dicendogli “Puoi girare la scena allo stesso tempo?” E Paris ha risposto: “Assolutamente. E’ esattamente quello che faremo.” C’era una telecamera su ciascuna di queste persone (Venus e Tig) mentre stavano vivendo quelle emozioni, e dico “queste persone” in terza persona, perché non credo che ci fossimo io o Kim lì, erano loro. Era il loro rapporto. E Paris ha avviato le riprese. Lo abbiamo fatto forse tre volte in totale. Era così puro, senza ego e non orientato al risultato. Non riguardava noi: si trattava di lasciare che queste due persone si guarissero l’un l’altro. E’ stata una delle esperienze più catartiche della mia vita come artista.

Scommetto che molti telespettatori non si rendono conto che generalmente, la telecamera si concentra su una persona in una ripresa, quindi l’altro attore non porta la sua forza emotiva fino a quando non arriva il momento della copertura completa, perché altrimenti ci sarebbe un elevatissimo numero di riprese. Ma in una conversazione del genere, hai davvero bisogno che l’altra persona sia lì con te affrontando ogni passo.

Sì. Ed è così che è andata la scena, non ci sono stati tagli nel mezzo. Scorre senza interruzioni, e non serve essere a conoscenza delle persone intorno a te, ma  solo di ciò che sta accadendo in quel momento. Non è necessario salvare o trattenere qualcosa, è semplicemente quello che è. Sono davvero felice che Paris abbia deciso di farla in quel modo.

Giusto per tornare alla scena iniziale, quella è la prima volta che Venus e Tig sono così intimi, ed è ciò che scatena in lui quella reazione e lo fa andare via la mattina seguente?

Sì. Penso che sia la prima volta, e penso che sia arrivata dopo un corteggiamento molto, molto lungo tra queste due persone, che non è iniziato subito. Sono diventati amici prima. Avevano in comune dolore, umorismo e una gioia di vivere. Uno probabilmente non ha mai evitato di fare sesso in vita sua – voglio dire Tig si scop*erebbe qualsiasi cosa – e l’altra viene pagata per farlo. Quindi il loro rapporto non era basato sul sesso, ma poi è successo. E’ stato bellissimo, ed è successo in un momento nel loro rapporto dove pensi, ‘La vita domestica non sarebbe il passo logico successivo?’ Lo sarebbe stato, se non fosse per i paletti che i luoghi comuni della nostra società impone su ciò che sia ammissibile in una relazione. E’ stato solo dopo che nella stanza è sopraggiunto l’orrore. Di conseguenza lo specchio: suppongo lo specchio sia un po’ come la società, metaforicamente parlando, vede questa relazione. E poi c’era una persona che diceva, “Tutto considerato, fan*ulo. Questo mi rende felice, e questo mi completa come persona.” Sono davvero molto grato a Kurt, e a tutte le persone dello show, per avermi dato un piccolo spazio nella loro storia epica per sperimentare la vita in questo modo. Significa tantissimo per me.

La conversazione si conclude con Tig che dice a Venus di mettersi un abito e dei fiori tra i capelli. Vuole uscire e sentire cosa vuol dire per lei essere sua. Dove credi siano andati?

Credo che lei si sia agghindata. Penso che siano andati a mangiare in un ristorante conservatore molto costoso, lei nel suo bel vestito colorato, e lui con il suo giubbotto di pelle. Si sono seduti e hanno ordinato la bottiglia di vino più costosa. E poi hanno ordinato un’altra bottiglia di vino. E si sono goduti un pasto di sette portate di fronte a tutte queste persone, essendo se stessi e più innamorati di chiunque altro in quel ristorante.

Vedremo Venus di nuovo prima che la serie si concluda?

Non posso dire nulla, baby. [Ride] Per Boyd Crowder, sarebbe un disastro. La crew di Sons of Anarchy… non so nemmeno che cosa mi potrebbe succedere. Guarda lo show. Fanno scomparire persone ogni settimana.

Hai menzionato il tuo personaggio in “Justified”. Abbiamo visto il primo promo, che mette in risalto la resa dei conti finale tra Boyd e Raylan (Timothy Olyphant). Nelle ultime stagioni, abbiamo dovuto aspettare una manciata di episodi per vedere quei due condividere delle scene insieme. Accadrà la stessa cosa nella stagione finale?

Non dovrete aspettare così a lungo, e il modo in cui accadrà è organico, con un uomo che cerca un altro uomo – cerca di arrestare o uccidere un altro uomo – e l’uomo che si sta cercando di uccidere non lo sa. E’ interessante vedere quando Raylan sceglie di inserirsi nella vita di Boyd, ed è elettrizzante. Ho sempre voluto che accadesse. Desideravo questa esperienza con Tim da quando abbiamo fatto il pilot. Sei anni fa, non vedevo l’ora per queste interazioni tra questi due uomini, sono complicate e mi eccitano. Graham [Yost] e tutti gli sceneggiatori, la crew, tutti capiscono che abbiamo qualcosa da proteggere qui – e lo stiamo facendo per Elmore [Leonard] e la sua eredità tanto quanto per noi stessi. Quindi nulla è dato per scontato. Ogni scena che Boyd ha avuto con Ava mi ha sorpreso perché accadono talmente tante cose. E’ una continua evoluzione. E’ tutto così carico. E’ un piacere farne parte. Ti lascia esausto mentalmente alla fine della giornata. Molte cose accadranno nella contea di Harlan. Ci sono così tante pedine in movimento, che alle volte non ricordo a quale gioco stiamo giocando.

Penso che i fan abbiano accolto con entusiasmo la notizia degli ingressi nel cast di Sam Elliott e Garret Dillahunt [rispettivamente nelle parti di un gangster leggendario che torna nel Kentucky con un esercito privato e un sacco di soldi, e di un abile veterano delle forze speciali che adesso si occupa della sicurezza di un uomo in affari]. Che contributo daranno allo show?

Senti, non lo sto dicendo perché è un’intervista. Lo dico sul serio, Garret Dillahunt è uno dei miei eroi. Lui insieme a Sam Rockwell e tutti i grandi della mia generazione: siamo coetanei. Penso che lui sia uno degli attori migliori con cui lavorare oggi. E Sam Elliott è un’icona. Ricordo la prima volta che ho visto ‘Mask’ (Dietro la maschera, film del 1985, n.d.r.). Ho visto quel film, non lo so, forse 15 volte. E lui è un vero fuoriclasse,  un vero professionista che fa sembrare tutto così facile; perciò non si tratta di un banale “Wow, abbiamo due grandi attori”, piuttosto “Abbiamo questi due attori”. Sto solo cercando di trasmettere la mia genuina stima nei confronti di questi due uomini e la nostra autentica felicità nel poter contare su di loro come parte del nostro atto conclusivo.

Boyd è felice che ne facciano parte? Questa è la domanda.

No. No! Ma nessuno dei due è Raylan. Boyd non è soddisfatto di nessuna guest star che sia mai stata in questo show.

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