Mark Boone Jr parla del grande momento di Bobby nell’episodio 7×09

Bobby SoA season 7

SPOILER ALERT: NON PROSEGUITE OLTRE SE NON AVETE ANCORA VISTO L’EPISODIO 7×09 DI SOA!!!

Il destino di Robert “Bobby” Munson avrà sorpreso i fan di  SOA che avevano votato Bobby, considerato la “coscienza” di SAMCRO, come il membro del club con più probabilità di sopravvivere, in un sondaggio EW prima dell’inizio della settima stagione. “L’ho preso come un grande complimento il fatto che la gente volesse la mia sopravvivenza”, dice Boone. “Penso che questo show faccia delle cose sorprendenti, molto più rispetto alla maggior parte degli show in circolazione, e questo è uno dei motivi per cui le persone lo trovano un ottimo intrattenimento”.

L’attore – che ha già girato un film intitolato “Caretaker” con Connie Stevens dopo aver lasciato Charming, prevede di recitare nel film del suo co-star in Sons David Labrava “Street Level”, e spera di tornare in studio di registrazione (la sua cover di “Bang Bang – My Baby Shoot Me Down” si avverte ancor più poetica adesso) – è stato intervistato da EW sulla corsa finale di Bobby.

EW: All’inizio della stagione non ti era stato detto del destino di Bobby. Era ciò che avresti previsto per lui?

Boone: Dopo sette anni in questo show, tutti si sono abituati a non cercare di prevedere gli eventi. Credo che fosse questo il modo giusto di affrontare questo mondo. E’ stato un bel pugno allo stomaco, non c’è alcun dubbio in merito. Ma ho recuperato abbastanza velocemente, credo. [Urla] Libero! Finalmente libero!

Quanto è stato emotivo girare questo episodio?

Penso che la scena tra Charlie e Tommy [Flanagan] sul sangue sia veramente indicativa di quanto l’abbiano vissuta in modo brutale. E poi hai DL, David Labrava, che letteralmente singhiozza nel retro del furgone. [Ride] Penso che nulla di tutto ciò fosse davvero recitato. 

Ho parlato con Peter Weller, che ha diretto questo episodio, e mi ha detto che nessuna di queste reazioni erano state scritte dagli sceneggiatori. Kurt Sutter vi conosceva al punto tale da lasciare che emergesse spontaneamente tutto ciò che quei ragazzi sentivano dopo sette stagioni con te. Com’è stato per te girare scene in cui non ti era possibile mostrare emozioni, perché stavi interpretando una persona morta?

Per fare il morto, è davvero difficile non respirare. [Ride] Questo è tutto. Quando a Bobby viene spaccata la mascella è stato abbastanza brutale, perché non potevo parlare. Non è stato molto piacevole. Ma la morte mi ha fatto veramente effetto solo in seguito. Anche ora che le riprese della serie son terminate – è solo adesso che inizia davvero a prendere piede la realizzazione che tutto sia finito. Perché ero abituato ad andare sul set e pensare “Questo durerà per sempre.” E poi giovedì scorso, è diventato molto chiaro che questo non sarebbe accaduto.

Hai chiesto di vedere gli script rimanenti o di ritornare per le letture al tavolo con tutto il cast?

Ho fatto delle interviste e ho detto a tutti che mi hanno bannato dal set. Ma è una menzogna. [Ride] Sono stato piuttosto occupato. Ho fatto un paio di film da quando il mio personaggio è stato eliminato. Ma sì, sono andato un paio di volte. Ero lì per l’ultima lettura al tavolo e altro… Abbiamo avuto una festa l’ultimo giorno delle riprese. Quel particolare giorno, Connie Stevens mi ha ucciso [sul set di “Caretaker”], quindi la morte in Sons of Anarchy è stata un’altra morte per me… Ho avuto una collaborazione con Steve Buscemi per circa otto anni in cui abbiamo scritto e prodotto un sacco di roba insieme, quindi so che cosa significa la separazione, dire addio. Ma [Sons] è stato così intenso e ovviamente è un fenomeno sociale. E’ stato un grande viaggio ed è stato fantastico farne parte.

Una delle cose belle che è venuta fuori dalle scene di Bobby con Moses (Mathew St. Patrick) negli ultimi episodi è stato conoscere un po’ di più il passato di Bobby. Ci sono cose che tu e Kurt avete discusso sulla storia passata di Bobby, o su cui tu stesso hai fantasticato, che non abbiamo mai avuto modo di vedere sullo schermo?

Non molto della storia di Bobby e del club è venuta fuori. Ma sicuramente ho avuto una storia molto sviluppata riguardo ai rapporti di Bobby con John Teller e Jax. John Teller ha portato Bobby nel club. Bobby era il membro più anziano del club quando è stato ucciso. Bobby è stato come uno zio per Jax mentre cresceva, era molto coinvolto nei suoi confronti quando era più giovane. Quel lato non è mai stato veramente esplorato nella serie, ma si tratta di elementi che erano presenti sempre dentro me, per tutto il tempo che ho interpretato questo personaggio. È così che mi sono approcciato ogni giorno alla relazione Jax-Bobby.

Guardando indietro, ciò spiega perché Bobby si è preso più tempo di tutti ad omaggiare il punto che segna la morte di John Teller.

Assolutamente. Bobby era il più legato a John tra i membri rimasti. E sì, ho trascorso molto tempo lì. E’ stato tagliato [ride], ma è stato un momento enorme per Bobby. I problemi in corso in quel momento erano molto pesanti nella mente di Bobby, e ho parlato a John mentre mi trovavo lì.

Che cosa dicevi in quella scena?

Chiedevo forza e guida per superare ciò che stava accadendo in quel momento al club.

Abbiamo parlato prima di come, nonostante Bobby fosse un soldato e l’abbia dimostrato in questa stagione, non necessariamente godeva della violenza estrema. E’ un qualcosa che Kurt ha notato in te e l’ha trasferito nel personaggio.

Non è qualcosa di cui gode in alcun modo, mai. Quando è arrivato nel club, tutto ruotava attorno alle moto.

Questo mi porta alla mia ultima domanda: Theo Rossi ha scattato delle foto dietro le quinte per noi la scorsa stagione, e ha detto che questa immagine di te sulla moto di Bobby è uno dei modi in cui ricorderà per sempre  lo show. C’è un momento, mentre giravi lo show, che ricorderai per sempre?

Non ricordo che stagione fosse, ma c’è stata una settimana dove avevamo trascorso un sacco di tempo a Acton (California) con tantissimi motociclisti. Avevamo circa 50 ciclisti là fuori a un certo punto. E’ stata un’incredibile manifestazione di moto e di rombo di motori. Ogni volta che eravamo a Acton, non facevamo altro che guidare. [Ride] La differenza dalla prima volta che abbiamo cercato di andare in moto tutti insieme ad ora…OH MIO DIO! Una cosa talmente differente e bellissima. Charlie è un ottimo motociclista ora, Tommy è fantastico, e anche Kim [Coates], e DL, naturalmente, lui è in sella da molto, molto tempo. Non che io mi veda come un motociclista – non lo sono – ma guido la mia moto ogni giorno, e ciò mi porta indietro a quando avevo 11 anni e ho avuto la mia prima moto e l’ho amata. La amo ancora esattamente allo stesso modo.

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