La leggenda di Re Artù è sempre stata piuttosto malleabile. A partire da storie, romanzi e poemi medievali, Historia Regum Britanniae, Chrétien de Troyes, La morte di Artù, fino ad incarnazioni contemporanee come Excalibur e il Re in eterno di T.H. White, la storia di Artù è cambiata ed evoluta col passare del tempo, permettendo a nuovi personaggi, nuove missioni e nuove favole di emergere per il mito. L’unica cosa rimasta sempre uguale è la figura di Artù, il ragazzo nobile di umili origini diventato poi re, perfetto e di cuore puro.
Con “King Arthur – Il Potere della Spada”, il regista Guy Ritchie scuoterà un po’ le cose con un approccio decisamente moderno verso la mitologia. Un fantasy epico di vasta scala pieno di magia e del machismo tipico di Ritchie, “Il Potere della Spada” dipinge Artù non come un modello di virtù ma come un ragazzo normale, con un’infanzia non privilegiata che lotta con il suo destino.
Per la sua variante realistica, modernizzata, iper-virile dei classici racconti cavallereschi, Ritchie si è rivolto alla star di “Sons of Anarchy” e “Pacific Rim” Charlie Hunnam per interpretare l’eroe del titolo. Hunnam, la cui carriera l’ha visto emergere principalmente per recitare gli archetipi del “bad guy” e dell’uomo leader, porta con sé una disinvolta spavalderia alla reinventata figura letteraria e storica, dandogli l’aria di un uomo qualunque con cui è facile immedesimarsi. Secondo le parole di Hunnam, è anche un po’ “incasinato”, una netta divergenza dalla sua tradizionale caratterizzazione come il cavaliere e sovrano per eccellenza, il tipico esemplare di bravo ragazzo e baluardo della moralità. L’Artù di Hunnam ha tanta strada da fare prima di raggiungere quei livelli.
Il film, pensato per essere il primo di un’ambiziosa esalogia, offrirà una rivisitazione del mito di Excalibur, seguendo il viaggio di Artù dalle strade al trono. Orfano sin da quando in fasce e cresciuto da tre prostitute nella Londra del V secolo, questo Artù è più di un “Robin Hood di strada”, un guerriero incappucciato astuto che provvede ai bisogni delle persone vivendo nel suo piccolo angolo del mondo.
“E’ un po’ impetuoso nei modi, ma principalmente è un sopravvissuto. E’ un truffatore”, dice Hunnam. “E’ un ragazzo cresciuto per strada. C’è sicuramente un lato più duro e difficile in lui rispetto a quanto le persone potrebbero immaginare. E’ il classico materiale alla Guy Ritchie.”
Cosa non è tipico di Ritchie, tuttavia, è l’importante elemento fantasy del film. “King Arthur” corre a tutto spiano nel mondo dell’immaginazione con serpenti giganti, imponenti elefanti da guerra e una mostruosa creatura dall’aspetto vichingo nota come The Nemesis.
(Center-R) CHARLIE HUNNAM as Arthur, AIDAN GILLEN as Bill and DJIMON HOUNSOU as Bedivere
Nelle sale italiane a partire dall’11 Maggio, il cast di “King Arthur – Il Potere della Spada” comprende anche: Eric Bana nel ruolo di Uther Pendragon, il padre di Artù ucciso da Vortigern, quest’ultimo interpretato da Jude Law. Ginevra sarà interpretata dall’attrice Astrid Bergès-Frisbey, Djimon Hounsou ricoprirà il ruolo di Sir Bedivere, Aidan Gillen sarà Goosefat Bill, Annabelle Wallis interpreterà la damigella Maggie e Katie McGrath sarà Elsa.
Trama ufficiale:
Quando il padre del piccolo Arthur viene assassinato, suo zio Vortigern (Jude Law) si impadronisce del trono. Derubato dei diritti che gli spetterebbero per nascita e senza sapere chi è realmente, Arthur riesce a sopravvivere nei vicoli oscuri della città e solo quando estrae la mitica spada dalla roccia la sua vita cambia radicalmente ed è costretto ad accettare la sua vera eredità… che gli piaccia o no.
Trailer Italiano:
L’acclamato regista Ritchie ha portato il suo stile originale e dinamico nell’epica tradizione Arturiana, creando un film fantasy, d’azione e avventura, sceneggiato inoltre da Joby Harold e Lionel Wigram. Il film è prodotto dal premio Oscar Akiva Goldsman, Joby Harold, Tory Tunnell, Lionel Wigram, Guy Ritchie e Steve Clark-Hall.
Locandina Italiana:
