Charlie Hunnam premiato come “Star Maschile dell’Anno 2017”

Charlie Hunnam premiato come “Star Maschile dell’Anno 2017”

Charlie Hunnam ha ricevuto il premio “Male Star of the Year” durante l’evento CinemaCon’s Big Screen Achievement Awards, tenutosi lo scorso 30 Marzo all’Omnia Nightclub del Caesars Palace di Las Vegas.

Il National Association of Theatre Owners (N.A.T.O.) ha onorato l’attore Britannico del premio “Star Maschile dell’Anno” durante la cerimonia che si celebra annualmente al CinemaCon in Las Vegas.

Charlie Hunnam ha ricevuto il premio per via dei suoi prossimi ruoli da protagonista principale nei due grandi film in uscita nel 2017: “King Arthur: Legend of the Sword“, diretto da Guy Ritchie, e “The Lost City of Z”, per la regia di James Gray. Due personaggi, il leggendario Re Artù e l’esploratore britannico Percy Fawcett, che sicuramente decreteranno il 2017 come l’anno di Charlie Hunnam.

 

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Salito sul palco a ritirare il premio, l’attore inglese ha iniziato il suo discorso di ringraziamento scherzando sulla scritta “Male Star of the Year” (Star Maschile dell’Anno”) dicendo: “Mi sono appena reso conto che siamo solo a Marzo, sembra un titolo un po’ presuntuoso, perché mancano ancora 9 mesi… Ma poi penso ‘Chiudi quella caz*o di bocca! Accetta il premio, perché Ryan Gosling è probabile abbia un film in uscita quest’anno, quindi sei fott*to!”.

Charlie ha continuato ringraziando i suoi genitori, per averlo portato spesso al cinema da bambino, perché da lì è nato il suo “viaggio” nel mondo della recitazione. E’ cresciuto a Newcastle (Inghilterra), in un territorio in cui l’economia girava principalmente attorno all’estrazione del carbone, ma c’era un piccolo cinema, con una sola sala. La sua famiglia all’epoca non aveva molto denaro, e andare al cinema era il loro “regalo”; non andavano ogni settimana ma spesso i sabato pomeriggi si concedevano questo piccolo piacere.

Ricorda che quando uscì “Balla Coi Lupi”, quello fu l’ultimo spettacolo che andò a vedere prima che il cinema venisse chiuso. Aveva il cuore spezzato perché la sua piccola “chiesa”, il suo santuario, gli era stato portato via.

Ha sempre avuto il desiderio di diventare una grande star del cinema, ricca e famosa, per poi tornare lì e comprare quel cinema, riaprendolo per tutti i bambini di quel quartiere. Ma ancora non è successo… perché non è ancora una grande star [spiega ai presenti ridendo] ma se Dio vorrà un giorno lo diventerà!

Charlie conclude i suoi ringraziamenti dicendo: “Il mondo è duro. La vita, a volte, può essere dura. Tutte le cose che mi sono accadute, tutte le esperienze, anche quelle più cupe, sono state un insegnamento, hanno contribuito a formarmi: innamorarmi, avere il cuore infranto, ridere a crepapelle, piangere incontrollabilmente… la somma di tutte quelle esperienze di vita mi hanno reso quello che sono oggi. Continuiamo a fare del nostro meglio. Continuiamo a fare film validi.”

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