Charlie Hunnam parla di “King Arthur” nel nuovo film di Guy Ritchie

Charlie Hunnam parla di “King Arthur” nel nuovo film di Guy Ritchie

Charlie Hunnam King Arthur

Con “King Arthur”, Charlie Hunnam e Guy Ritchie stanno tentando di fare qualcosa di nuovo con l’eroe leggendario: renderlo un cazzutissimo eroe d’azione. Anche se la nuova versione di Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda non debutterà al cinema fino alla prossima estate (22 Luglio 2016 negli USA, mentre in Italia dovremmo attendere fino all’8 Settembre 2016, n.d.r.), EW ha visitato il set per fornirci il primo sguardo all’ex star di Sons of Anarchy nei panni del “re una volta e re in futuro”. [Tutte le foto del servizio fotografico le trovate >>QUI<<]

Fin dall’inizio del progetto, Ritchie sapeva che di dover fare alcuni cambiamenti alla storia dell’eroe.

“Penso che l’insidia maggiore sia stata sempre quella di cercare di portare in scena un Re Artù dolce e carino. Due qualità che se da un lato possono farlo risultare appetibile come compagno di letto, in realtà non sono interessanti da guardare. Luke Skywalker è sempre stato il personaggio meno interessante in Star Wars perché è troppo ‘bravo ragazzo’. I bravi ragazzi sono noiosi.”

Ed ecco che a questo punto arriva Charlie Hunnam. Reduce da sette stagioni di Sons of Anarchy nel ruolo di Jax, sapeva una o due cose sull’interpretare qualcuno con qualche sfumatura di grigio. Questo Re Artù non sarebbe stato lo stesso Superman virtuoso e medievale che abbiamo visto finora. 

Orfano sin da quando in fasce e cresciuto da tre prostitute nella Londra del V secolo, questo Artù è più di un “Robin Hood da strada”, un guerriero incappucciato astuto che provvede ai bisogni delle persone vivendo nel suo piccolo angolo del mondo.

“E’ un po’ impetuoso nei modi, ma principalmente è un sopravvissuto. E’ un truffatore,” dice Hunnam. “E’ un ragazzo cresciuto per strada. C’è sicuramente un lato più duro e difficile in lui rispetto a quanto le persone potrebbero immaginare. E’ il classico materiale alla Guy Ritchie.”

Cosa non è tipico di Ritchie, tuttavia, è l’importante elemento fantasy del film. Invece di andare sul genere Batman Begins, quasi completamente un reboot, “King Arthur” corre a tutto spiano nella direzione opposta con serpenti giganti, imponenti elefanti da guerra e una mostruosa creatura dall’aspetto vichingo nota come The Nemesis.

“Speriamo che i lealisti ‘puritani’ non saranno troppo offesi da ciò che abbiamo fatto”, dice il produttore Lionel Wigram.

 

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